APNEE NOTTURNE E SleeP@S-APP. 

11 Giugno 2024

Nell’ambito delle attività di prevenzione sanitaria degli infortuni sul lavoro, è partita la campagna di sensibilizzazione e screening sulla Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (Osa) negli ambulatori Inail di Campania, Lazio e Liguria. L’attività è frutto della collaborazione tra il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e la Sovrintendenza sanitaria centrale (Ssc) dell’Istituto. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, prevenire gli infortuni sul lavoro e in itinere, migliorare la percezione del rischio per la salute e la sicurezza dovuto all’eccessiva sonnolenza diurna nei lavoratori affetti da Osa, sensibilizzare all’importanza della diagnosi precoce della sindrome, per prevenire comorbidità e conseguenze, e stimare l’eventuale impatto dei determinanti legati alla persona nel determinismo dell’evento infortunistico lavorativo.

L’eccessiva sonnolenza diurna aumenta il rischio di infortuni lavorativi e incidenti stradali. L’Osa è una malattia con elevata prevalenza tra la popolazione adulta lavorativa, spesso sotto-diagnosticata e quindi sotto-trattata, che costituisce un fattore di rischio rilevante ed emergente per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e metaboliche con conseguente riduzione dell’aspettativa di vita e significative implicazioni economiche e sociali. I principali fattori di rischio per lo sviluppo di Osa sono il genere maschile, l’obesità, l’età avanzata. La patologia rappresenta, inoltre, la prima causa medica di eccessiva sonnolenza diurna (Esd), condizione che determina conseguenze per la salute e la sicurezza anche lavorativa. L’Esd, infatti, è associata ad aumentato rischio di mortalità, ridotta qualità della vita, aumentato ricorso a farmaci e assistenza sanitaria ed alterazioni delle performance cognitive. Le persone affette da Osa hanno una ridotta qualità del sonno con conseguente eccessiva sonnolenza diurna che espone i soggetti al rischio di incidenti stradali, con una frequenza fino a cinque volte superiore, e un rischio di infortunio lavorativo doppio rispetto agli individui non affetti.

Le attività messe in campo da Ssc e Dimeila. In questa prima fase di sperimentazione e fino a fine anno, negli ambulatori Inail delle sedi territoriali gli assistiti che accedono per la trattazione di infortuni sul lavoro e malattie professionali possono sottoporsi, in maniera volontaria e anonima e con il supporto del personale sanitario, allo screening sul rischio emergente delle apnee notturne. L’attività viene effettuata attraverso l’utilizzo della web-app innovativa e interattiva SleeP@S-APP. Sviluppata dal Dimeila, in collaborazione con il Dipartimento di scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali di Sapienza (attraverso il progetto BRIC Inail 2018 ID 04 SleeP@SA), la web-app è uno strumento per l’autovalutazione del rischio Osa, che consente all’utente la restituzione di un feedback immediato informativo e di orientamento sul livello di rischio.

SleeP@S-APP. La valutazione si compone di una sezione specifica che combina le tre scale, validate dalla comunità medico-scientifica, attualmente utilizzate a livello internazionale per una prima autovalutazione di alcuni disturbi del sonno: il questionario di Epworth, il questionario di Berlino e Stop bang. Dopo aver compilato il test, agli assistiti che lo richiedono verrà rilasciata una comunicazione indirizzata al proprio medico di base per informarlo dell’iniziativa, con il suggerimento, in caso di esito medio rischio (colore giallo) e alto rischio (colore rosso), di un approfondimento clinico-diagnostico in centri dedicati allo studio del sonno.

È possibile partecipare al protocollo di ricerca. Oltre a poter consultare il materiale informativo e approfondire segni, sintomi, conseguenze e complicanze della patologia e le azioni di prevenzione opportune, gli assistiti possono, se interessati, partecipare al protocollo di ricerca, inviando i loro recapiti a un indirizzo email, per poter effettuare le valutazioni cliniche e diagnostiche di approfondimento presso Centri dedicati alle attività diagnostiche di Osa definiti all’interno della attività del progetto BRIC Inail 2022 ID 06 OSH-RO@D.

I numeri di Osa. Si stima che in Italia la sindrome delle apnee ostruttive del sonno coinvolga circa 12 milioni di persone, anche se solo il 4% dei casi risultano diagnosticati e solo il 2% trattati. L’Osa è associata a una serie di sintomi notturni e soprattutto diurni, derivanti da alterazioni della struttura del sonno, alterazioni dello scambio dei gas (ossigeno/anidride carbonica) e alterazioni emodinamiche e cardiovascolari, come le variazioni della frequenza cardiaca, l’aumento della pressione arteriosa e le aritmie cardiache, che possono perdurare anche nelle ore di veglia. Le apnee notturne hanno un forte impatto sociale ed economico (circa 31 miliardi di euro all’anno in Italia) a causa dei costi sanitari, tra cui la diagnosi e il trattamento delle molteplici patologie associate, che pesano per circa il 55% dei costi complessivi, e i costi sociali, suddivisi tra incidenti automobilistici (24%), infortuni lavorativi (12%) e perdita di produttività (9%), che rappresentano il restante 45% dei costi.

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