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PMI E DIGITALIZZAZIONE: ANNI DI SVILUPPO CONVENIENTE

È ben noto a tutti, ormai il mondo è intimamente connesso allo sfruttamento di risorse tecnologiche sempre più avanzate e aggiornate. In qualsiasi campo, dal lavoro al divertimento, si rincorrono innovazioni che garantiscono maggior successo e – contemporaneamente – maggiore facilità nello svolgimento di qualsiasi attività. A essere particolarmente coinvolte da questo periodo di innovazione e digitalizzazione sono le imprese, da quelle piccole a gestione familiare a quelle di outreach mondiale.

In Italia questo discorso è ancor più sentito, vista forse l’atavica abitudine ad affidarsi a strumenti tradizionali, con una ridotta apertura mentale alle innovazioni. Proprio per questi motivi, a partire dal 2016 è stato introdotto il cosiddetto Piano Nazionale Industria 4.0 che viene rinnovato a ogni nuova legge di bilancio (o almeno così è stato fino all’annualità in corso) e che prevede l’erogazione di agevolazioni per favorire la digitalizzazione di piccole e medie imprese (tipicamente abbreviate in PMI). Il provvedimento è rivolto in modo particolare proprio a questi tipi di attività, poiché secondo i vari dati raccolti dal Ministero dello Sviluppo Economico, sono quelle che si adeguano più lentamente alle soluzioni tecnologiche e digitali più innovative – cosa dovuta con tutta probabilità all’incidenza che tenersi costantemente aggiornati avrebbe sui bilanci aziendali. Secondo il Mise infatti, oltre il 33% delle grandi imprese (cioè quelle tra i 50 e i 250 dipendenti) si è già dotata di una tecnologia 4.0, percentuale che scende al 24% per le medie imprese (fino a 50 dipendenti) e si abbassa ulteriormente per le piccole). Questo ci porta a rilevare una discrepanza di competitività tra grandi imprese e piccole, proprio perché quelle meno sviluppate hanno meno accesso a strumenti tecnologicamente avanzati.

Immagine correlata

In questa direzione vanno dunque le agevolazioni previste dal Piano Nazionale Industria 4.0, che punta a finanziare aspetti specifici del workflow aziendale:

  • Sviluppo dell’efficienza aziendale (anche tramite software specifici, come ad esempio delle piattaforme informatiche per gestire le spese dell’azienda)
  • Efficientamento del lavoro tramite eventuali strumenti di flessibilità e telelavoro
  • Sviluppo di commercio digitale
  • Connessione a banda larga e ultralarga e sistemi satellitari
  • Formazione personale nel campo ICT (che sta per Information and Communication Technology)

Soprattutto quest’ultimo punto legato alla formazione è in modo particolare un tema caldo – almeno qui in Italia – poiché la realtà ci mostra un mercato del lavoro in cui i datori di lavoro faticano a trovare personale con competenze specifiche e tecniche adatte a soddisfare il bisogno di aggiornamento e implementazione tecnologica che le aziende moderne richiedono per rimanere in modo competitivo sul mercato.

UNA MISURA DI SUCCESSO

Come detto più in alto, questa misura è attiva da ormai qualche anno e sta portando risultati interessanti.
Basti pensare che tra il 2017 e il 2018 erano state oltre 30000 le aziende che avevano beneficiato di queste agevolazioni. L’entità dell’aiuto statale era ed è di 10000 euro e può essere utilizzato nei seguenti modi:

  • Acquisto di beni strumentali per l’acquisizione di nuove tecnologie (di importo non superiore al 50% della cifra totale erogata)
  • Formazione e consulenza riguardo l’utilizzo delle nuove tecnologie (per un importo consistente nel restante 50% della cifra totale erogata)

Risultati immagini per innovazione tecnologica

Ovviamente il Ministero prevede dei requisiti di accesso specifici alle agevolazioni, proprio nell’ottica di favorire le imprese medio-piccole, senza elargire impropriamente aiuti a compagnie già grandi e floride che possono autonomamente dotarsi delle tecnologie più avanzate.

Visto il successo e – soprattutto – l’utilità di questo provvedimento, non è da escludersi che la possibilità di accedervi venga estesa anche per le future annualità. Del resto, per mantenere un tessuto imprenditoriale in salute a livello nazionale, è importante che anche ad attività più piccole vengano forniti strumenti per posizionarsi in modo competitivo sul mercato, senza dover necessariamente essere schiacciati dallo strapotere delle grandi aziende.

 

da https://settegiorni.it/

TRE STUDI MEDICI APPLE APP RESEARCH

Erano stati annunciati a settembreparallelamente a importanti novità di prodotto quali la nuova gamma di iPhone 11 e Apple Watch Series 5: ora Apple ha reso noto che sono partiti i tre importanti studi sulla salutepresentati allo Steve Jobs Theater.

Sia tratta, ricordiamo, di studi medici riguardanti l’udito, la salute delle donne e la correlazione fra cuore e movimento (Apple Hearing Study, Apple Women’s Health Study, Apple Heart and Movement Study). Le persone possono ora quindi iscriversi per partecipare alle attività di ricerca, ma gli studi sono limitati agli utenti negli Stati Uniti.

Questi studi pluriennali vengono condotti in collaborazione con istituti accademici e di ricerca, fa sapere Apple, e sono disponibili all’interno della nuova app Research della società di Cupertino, che può essere scaricata dall’App Store.

Iscrivendosi agli studi, i partecipanti hanno l’opportunità di contribuire a scoperte mediche potenzialmente importanti, che  potrebbero condurre alla creazione di prodotti sanitari innovativi. Dal punto di vista tecnico, ciò avviene attraverso l’app Research e mediante l’utilizzo di iPhone e Apple Watch.

Dopo essersi iscritti a uno studio, i partecipanti che utilizzano Apple Watch e iPhone possono fornire dati utili su movimento, frequenza cardiaca e livelli di rumore, acquisiti durante le attività quotidiane di ogni tipo.

L’app Research non è l’unica iniziativa della società di Cupertino in ambito eHealth: al contrario, si aggiunge innanzitutto a HealthKit, il framework di Apple che aiuta gli sviluppatori a creare soluzioni digitali per la salute e il fitness. La piattaforma hardware è costituita naturalmente, di base, da iPhone e Apple Watch, ma le capacità dei prodotti di Cupertino possono essere estese grazie a un articolato ecosistema di app, dispositivi e accessori di terze parti.

Apple

Lo studio sulla salute delle donne (Women’s Health Study) viene condotto in collaborazione con la Harvard T.H. Chan School of Public Health e con il National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) del NIH. Questo studio, spiega Apple, utilizzerà iPhone e Apple Watch per raccogliere dati specifici quali le informazioni di tracciamento del ciclo e per utilizzare sondaggi mensili al fine di comprendere l’esperienza unica di ogni persona che partecipa. Il tutto, per cercare di analizzare l’impatto di determinati comportamenti e abitudini su un’ampia gamma di temi relativi alla salute riproduttiva.

Lo studio sul cuore e il movimento(Heart and Movement Study), misurando la qualità e la quantità del movimento di una persona, potrebbe fornire informazioni sul suo stato di salute attuale e futuro. In collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital e l’American Heart Association, Apple sta conducendo questo studio per capire come alcuni segnali di mobilità e dettagli sulla frequenza e sul ritmo cardiaco possano servire come potenziali segnali di allarme preventivo di fibrillazione atriale (AFib), di malattie cardiache o di mobilità in peggioramento, allo scopo di ideare nuovi interventi che potrebbero aiutare le persone a condurre una vita più lunga, sana e attiva.

Lo studio dell’udito (Hearing Study) si focalizza sull’impatto dell’esposizione al suono sulla salute dell’udito e sui livelli di stress nel tempo, che ancora non è ben compreso. Lo studio dell’udito di Apple raccoglierà i dati sull’utilizzo delle cuffie e sull’esposizione al suono ambientale tramite iPhone e l’app Noise su Apple Watch, al fine di esplorare come entrambi possono influire sull’udito nel tempo.

In collaborazione con l’Università del Michigan, lo studio determinerà anche come l’esposizione al suono a lungo termine può influire sui livelli di stress e sulla salute cardiovascolare. I partecipanti, ha spiegato Apple, verranno assegnati casualmente a due gruppi, all’interno dello studio, per valutare se ricevere notifiche dell’app Health quando viene rilevata un’esposizione sonora forte può motivare gli utenti a modificare i loro comportamenti di ascolto. I dati dello studio saranno inoltre condivisi con l’iniziativa Make Listening Safedell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per sensibilizzare sulle pratiche di ascolto sicure allo scopo di ridurre la perdita dell’udito.

Da 01health

SUGGERIMENTI PER LA SICUREZZA DELLE SCAFFALATURE IN MAGAZZINO

Un magazzino pieno di migliaia di articoli e attrezzature , il continuo rumore di fondo e i carrelli elevatori in movimento ,possono comportare molti rischi per la sicurezza dei dipendenti. Mantenere i lavoratori al sicuro mantenendo al contempo una capacità competitiva non è un compito facile.

Secondo il Bureau of Labor Statistics americani :

• I disturbi muscoloscheletrici rappresentano il 34% dei casi di assenza dal lavoro (DAFW) nella produzione, con distorsioni, stiramenti e strappie traumi tra i principali tipi di lesioni che si verificano.
• Lo sforzo  muscolare eccessivo e la postura scorretta hanno incrementato questi infortuni  negli USA  nel 2017 nelle operazioni di deposito e stoccaggio.

Alcuni dati per capire meglio

• Scivolamenti , inciampi e cadute in deposito sono saliti di 480 casi a 3030.
• Nel 2017 quattro gruppi lavorativi hanno rappresentato il 67% dei casi DAFW : Addetti a lavorazioni del metallo e addetti a  lavorazione di materiali plastici  (19.610 casi),lavoratori che movimentano materiali (15.260 casi). Il quarto gruppo tra questi – assemblatori e fabbricanti – era l’unico con una diminuzione, in calo di 900 casi DAFW nel 2017 a 12.140.

Uno studio più recente di Liberty Mutual rivela che gli infortuni sul lavoro costano alle aziende statunitensi oltre $ 1 miliardo a settimana. Secondo il Liberty Mutual 2019 Safety Index, le cause più costose di infortuni e malattie sul lavoro sono:

• Lo sforzo eccessivo costa $ 13,11 miliardi
• Le cadute allo stesso livello costano $ 10,38 miliardi
• Essere Colpiti da oggetti o attrezzature costa $ 5,22 miliardi
• Infortuni in itinere costano $ 2,18 miliardi
• Le lesioni da movimento ripetitivo costano $ 1,59 miliardi.

Il costo totale degli infortuni sul lavoro più invalidanti è di $ 55,43 miliardi all’anno.

Quando si tratta di movimentazione dei materiali, le lesioni alla schiena sono uno dei problemi più comuni. Sollevare e spostare attrezzature, pallet e scatole nel magazzino può causare affaticamento e lesioni, soprattutto quando il lavoratore esegue ripetutamente l’attività per lunghi periodi.

UNA STRATEGIA ERGONOMICA PER IL RITIRO DELL’ORDINE

Directindustry

La “zona aurea”per chi movimenta manualmente materiali si trova  ,come noto , a livello del punto vita del corpo  Tale area favorevole si prolunga dal ginocchio e fino a sotto l’elevazione della spalla. In tale area sono minimizzati  i movimenti di sollevamento, allungamento e flessione, ovviamente tanto più l’oggetto movimentato si trova vicino al corpo, a livello della vita. Questa riduzione dei movimenti riduce al minimo lo sforzo, che aiuta a ridurre il rischio di lesioni.

Mentre la zona aurea aiuta i lavoratori a scegliere gli articoli in modo sicuro, è principalmente progettata per migliorare l’efficienza, aiutando i lavoratori a scegliere gli articoli più veloci in modo più rapido e con meno sforzo. Per ottimizzare il vantaggio della zona aurea, analizza gli SKU nella tua operazione e imposta gli oggetti che si muovono più velocemente sugli scaffali o sulle corsie di flusso del cartone che risiedono all’interno di quella finestra.

Un’analisi tipica potrebbe essere simile alla seguente:

Pallet: gli articoli con una capacità di 40 piedi cubi o più rimarrebbero su un pallet. La quantità di lavoro necessaria a depallettizzare la merce in una altra area ne annulla il vantaggio.

Scaffalature: riporre gli oggetti con una portata inferiore a quattro piedi cubici su scaffali metallici . Si tratta di prodotti che non richiedono molti requisiti di inventario ma sono necessari  in ogni caso per soddisfare il cliente.

Archiviazione dinamica: rientrano quei colli che sono movimentati sia rapidamente che lentamente  In genere rappresentano circa il 20% dei prodotti movimentati ma determinano l’80% dello sforzo. È necessario in questo caso aumentare l’efficienza di recupero. Esempi di soluzioni includono sistemi automatici di archiviazione e recupero ($$$), caroselli ($$) e flusso di imballi $).

Questi sono solo  alcuni dei suggerimenti e un punto di partenza che dovrà essere adattato in base alla struttura , il numero dei dipendenti, il tempo medio di rifornimento ecc.

Dopo aver assegnato a  tutte le merci una tipologia è tempo di iniziare a inserirli per posizioni di lavoro. Qui è dove iniziamo a vedere il potere della zona d’oro. Assegnando gli oggetti che si muovono più velocemente alle posizioni lavorative che richiedono una movimentazione manuale  all’interno della zona aurea, ci assicuriamo che gli oggetti che sono maggiormente movimentati siano anche quelli più ottimizzati. L ‘eccezione è costituita dalle merci  di grandi dimensioni e gli oggetti pesanti.

Riservare i livelli inferiori degli scaffali per un sissistemi di flusso del cartone per oggetti pesanti.   Gli oggetti più pesanti devono essere sollevati correttamente in maniera ergonomica senza piegare la schiena nè senza sollevare gli arti sopra le spalle . È consigliabile verificare il peso dell’articolo prima di sollevarlo. Se stai sollevando una scatola o una borsa, assicurati che gli oggetti all’interno siano stabili e non si spostino improvvisamente con il rischio di un infortunio. Il limite di peso raccomandato per il sollevamento sicuro di oggetti è:
• In piedi, i lavoratori possono sollevare 50 libbre. tenendolo proprio di fronte alla zona dello stomaco o alla zona di potenza, a circa 40 “dal suolo.
• Se il lavoratore raggiunge i 10 pollici, il lavoratore può sollevare in sicurezza tra 41 e 47 libbre. prima di sforzare la schiena.
• Se il lavoratore raggiunge 15 pollici, può sollevare in sicurezza 35 libbre .; se raggiungono i 20 pollici, il lavoratore può sollevare in sicurezza 26 libbre. Se raggiunge i 25 pollici, può sollevare in sicurezza 20 libbre.
Dalle linee guida sopra è chiaro che il livello inferiore è la posizione migliore per gli oggetti pesanti.

Anche oggetti grandi ma di ridotto peso sono un problema . Sarebbe meglio posizionare tali i oggetti al di fuori del sistema di movimentazione abituale. Se invece non è possibile fare altrimenti  andrebbero posizionati sugli scaffali più alti. Il motivo è che iin genere gli scaffali più alti hanno il maggior spazio.

Da  ehstoday.com

Liberamente tradotto e adattato  da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro

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SMOG E GLAUCOMA

Vivere in un’area più inquinata è legato a una maggiore probabilità di avere il glaucoma, una condizione oculare debilitante che può causare la cecità. A dirlo è uno studio coordinato dallo University College di Londra e pubblicato sulla rivista scientifica Investigative Ophthalmology & Visual Science.

Secondo la ricerca, le persone che vivono nei quartieri con maggiori quantità di inquinamento da polveri sottili avevano almeno il 6% in più di probabilità di avere questa malattia rispetto a quelle che invece vivevano nelle aree meno inquinate, oltre ad avere significativamente più probabilità di avere una retina più sottile, uno dei cambiamenti tipici della progressione del glaucoma. La pressione oculare, però, non è stata associata all’inquinamento, cosa che secondo i ricercatori può far immaginare che lo smog possa influenzare il rischio di glaucoma attraverso un meccanismo diverso.

Diverse sono le teorie allo studio dei ricercatori: una è quella che passa attraverso la costrizione dei vasi sanguigni e l’altra è che, come spiega Sharon Chua, autrice dello studio, “il particolato possa avere un effetto tossico diretto che danneggia il sistema nervoso e contribuisce all’infiammazione”. Il glaucoma è una malattia neurodegenerativa ed la principale causa globale di cecità irreversibile. Colpisce oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo. Più comunemente deriva da un accumulo di pressione dal fluido nell’occhio, causando danni al nervo ottico che collega l’occhio al cervello.

da dott net.it

RIDERS SOTTO CONTROLLO A MILANO

Da “ la repubblica”

Controlli a tappeto sui rider in città, a Milano. Sono cominciati mercoledì sera gli approfondimenti dei vigili nell’ambito dell’inchiesta sulle condizioni di lavoro dei rider cittadini che fanno consegne a domicilio in bicicletta utilizzando servizi app come Deliveroo, Glovo e Just Eat. Una serie di controlli che andranno avanti anche per tutta la prossima settimana per capire se ci siano situazioni di caporalato e di sfruttamento del lavoro. Il lavoro, coordinato dalla pm Maura Ripamonti titolare di un fascicolo aperto a modello 45 cioè senza indagati né ipotesi di reato, vede anche il coinvolgimento dell’Inps che aveva già avviato una sua indagine: una serie di controlli che prevedono una serie di questionari per approfondire le modalità in cui i rider sono costretti a lavorare.

Le verifiche sono state avviate anche per capire se vengono rispettate le norme che riguardano la sicurezza sul lavoro, in questo caso l’uso di caschetti e di calzature adatte. C’è poi il capitolo della sicurezza stradale, ovvero quanto le modalità di lavoro che vengono imposte ai rider possano rappresentare un rischio per l’incolumità di chi lavora (ma non solo) nel momento in cui l’algoritmo impone puntualità e punisce chi non consegna entro una fascia oraria prevista. Infine c’è l’aspetto legato alle norme igieniche: i grandi zaini termici dentro cui vengono messi indistintamente sushi a bassa temperatura e zuppe calde, sono adatti al trasporto dei cibi?

LUCE NATURALE :SALUTE E PRODUTTIVITÀ IN UFFICIO


Luce naturale e vista sugli esterni  sono le qualità più ricercate tra i posti di lavoro , secondo uno studio condotto dalla società di consulenza sulle risorse umane, Future Workplace. Questo stesso studio ha anche rivelato che i dipendenti seduti vicino alle finestre hanno minor assenteismo  e hanno una maggiore produttività rispetto a quelli che lavorano alla luce artificiale.

Scopri come la luce naturale migliora la produttività sul posto di lavoro.

Miglioramento dell’umore

La luce naturale migliora il tuo umore. Coloro che sono colpiti dal Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) avranno familiarità con il cambiamento del loro stato d’animo quando iniziano i giorni più corti e le notti  più lunghe . La ragione di ciò è probabilmente correlata all’effetto che la luce ha sull’ipotalamo nel cervello, che influenza l’orologio interno del corpo e la produzione di melatonina e serotonina.

Coloro che non sono esposti a una buona quantità di luce naturale hanno maggiori probabilità di vedere un calo del loro umore e di conseguenza la loro produttività. Lo stesso studio sul benessere sul posto di lavoro di Future Workplace ha anche scoperto che il 38 percento dei dipendenti riduce la produttività  di circa  1 ora quando soffre di disturbi emotivi .

creatività

La maggior parte degli artisti   – sia che si tratti di scrivere, dipingere, cantare o altro – concordano che la luce naturale è indispensabile per stimolare la creatività. In effetti, l’autore americano George Bernard Shaw era noto per aver commissionato la costruzione di una “capanna dello scrittore” ben illuminata, che vantava una tavola girevole meccanica all’interno. Lo scopo del tavolo era di spostarlo in base a dove si muoveva la luce, in modo che fosse sempre esposto alla luce naturale mentre scriveva.

Se prendiamo alla lettera il libro  di Shaw, si potrebbe ipotizzare che la creatività e la produttività della forza lavoro potrebbero essere notevolmente migliorate con l’installazione di grandi finestre che espongono i dipendenti a quanta più luce naturale possibile.

Dormire meglio

Un altro vantaggio di molta luce naturale è l’impatto che questo ha sul sonno di una persona. Un gruppo di ricerca della Northwestern University di Chicago ha concluso che gli impiegati che trascorrevano il loro tempo al di sotto della luce artificiale, senza esposizione alla luce naturale, dormivano 46 minuti in meno rispetto a quelli che lavoravano in un ufficio con finestre.

È anche noto che più sonno equivale a una maggiore produttività, perché il sonno è molto importante nel ripristinare le energie del corpo e della mente. Coloro che soffrono di insonnia spesso hanno difficoltà a concentrarsi e quindi non possono essere produttivi come una persona ben riposata.

Vitamina D

La vitamina D è essenziale per una buona salute nell’uomo. La luce naturale è il principale fornitore di vitamina D e coloro che non hanno abbastanza luce solare naturale possono spesso riscontrare una carenza. Una carenza di vitamina D può causare problemi alle ossa, ai denti e ai muscoli, che possono continuare a influenzare altre aree della salute.

Sul posto di lavoro, i dipendenti che soffrono di carenza di vitamina D possono andare incontro a problemi di salute, che possono quindi influire sulla loro produttività. È necessaria una buona salute e una buona nutrizione per aumentare la capacità di una persona di concentrarsi e lavorare bene

Salute degli occhi

Le ricerche condotte dal professor Alan Hedge alla Cornell University nel 2017 hanno rivelato che gli impiegati hanno riportato un calo del 51% nell’affaticamento degli occhi e un calo del 63% della cefalea, a seguito di una maggiore esposizione alla luce naturale. Affaticamento degli occhi e mal di testa possono essere attribuiti a una condizione nota come Sindrome da visione artificiale (CVS), che si dice abbia effetto su 70 milioni di dipendenti in tutto il mondo. Il CVS potrebbe potenzialmente essere notevolmente ridotto con l’introduzione di maggiore luce naturale sul posto di lavoro.

Per quanto riguarda la produttività dei dipendenti, è evidente che una minor incidenza di affaticamento degli occhi , astenopia e cefalea  correlati alla visione riduca  il numero di pause. Inoltre, una migliore salute degli occhi significa maggiore concentrazione e produttività  sul lavoro

Considerando gli impatti significativi che una cosa apparentemente semplice come la luce naturale può avere sulla forza lavoro, è chiaro che i datori di lavoro dovrebbero cercare di perseguire questo obiettivo . Oltre ai vantaggi in termini di produttività e salute, ricordiamo che una luce naturale è di gran lunga l’opzione più economica per illuminare il tuo ufficio rispetto alla luce artificiale.

Da ohsonline.com

Liberamente tradotto e adattato  da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro

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IL LAVORO NOTTURNO AUMENTA IL RISCHIO CANCRO

Il cancro al polmone è la principale causa di decessi per cancro in tutto il mondo, per questo studi inerenti alla prevenzione oncologica sono particolarmente attivi in questo settore. Il campo della prevenzione oncologica è governato da numerosissimi fattori legati ad abitudini e stile di vita, che risultano difficili da analizzare.

Una recente indagine pubblicata su Cell Metabolism il 28 Luglio 2016, realizzata dai biologi del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha messo in luce la correlazione tra un lavoro che prevede turni notturni ed il rischio di carcinogenesi; il rischio di sviluppare certe malattie in seguito a turni notturni è un sorvegliato speciale da tempo, tanto che già nel 2010 il rischio di tumore correlato a ciò appariva nella sezione ‘possibile-2A’ (probabile cancerogeno per l’uomo) nella lista IARC (International Agency for Research on Cancer).

Ma perchè un infermiere o un operaio che svolgono turni notturni sono più soggetti al cancro?

Chiaramente avrete già sentito parlare di ritmo circadiano, una sorta di orologio intrinseco al nostro organismo che comporta oscillazioni bio-umorali, regolato dalla luce. Questo particolare orologio ha funzioni molto importanti tra cui la regolazione del sonno-veglia, la secrezione ormonale, le variazioni di temperatura corporea e la regolazione del metabolismo cellulare, che comprende la divisione e di conseguenza anche la proliferazione delle neoformazioni.

L’orologio circadiano negli esseri umani si trova nel nucleo soprachiasmatico del cervello (Sistema Nervoso Centrale) e dalla retina riceve informazioni riguardanti i livelli di luce; il SNC elabora queste informazioni e le trasmette alle cellule del corpo tramite ormoni e altre molecole. Un lavoro che comporta turni notturni altera il ritmo circadiano e un’alterazione di questo fa sì che i tumori diventino più aggressivi e crescano più rapidamente.

I ricercatori del MIT hanno condotto il loro esperimento sul modello animale murino (topi) ed hanno osservato l’importanza di due geni, presenti anche nell’uomo, che fungono da soppressori tumorali. Se l’orologio che detta il ritmo circadiano non funziona correttamente (in presenza di troppa o in assenza di luce) questi due geni risultano alterati e non possono svolgere il loro ruolo contro i tumori.

Questi due geni sono Bmal1 e Per2, codificano per proteine il cui livello oscilla durante il corso della giornata in correlazione al ritmo circadiano; quando il normale ciclo buio/luce viene interrotto le oscillazioni proteiche spariscono.

Lo scopo dell’esperimento è stato quello di correlare l’alterazione di questi geni e il cancro in topi programmati per sviluppare il cancro al polmone. Nella prima serie di esperimenti un gruppo di topi è stato esposto ad un ciclo buio/luce regolare di 12h/12h, mentre il secondo gruppo è stato esposto ogni 2 giorni ad un ulteriore periodo di luce di 8 h; questa situazione era volta ad emulare i turni notturni a cui si sottopongono gli esseri umani. Nella seconda serie di esperimenti i topi sono stati sottoposti ad un normale ciclo buio/luce ma sono stati ‘spenti’ i geni Bmal1 e Per2, regolatori del ritmo circadiano. Sia nei topi sottoposti a cicli buio/luce anormali, sia nei topi con i geni silenziati si è ottenuta una più rapida crescita dei tumori. E’ stato in questo modo dimostrato che sia un’alterazione fisiologica (ore buio/luce sfasate), sia una mutazione nei geni chiave che controllano l’orologio circadiano diminuiscono la sopravvivenza, portando ad una maggiore crescita e progressione del tumore al polmone. Un’ulteriore prova dell’importanza di questi geni e del ritmo circadiano proviene dall’analisi di campioni di tumore del polmone umano, nei quali si riscontrano dei bassi livelli dei due geni sopracitati e di altri geni importanti nella regolazione dell’orologio circadiano.

Articolo tratto da”il Dolomiti “di  Giorgia Tosoni

Fonti:

http://www.cell.com/cell-metabolism/fulltext/S1550-4131(16)30312-6

http://www.infermieristicamente.it/articolo/6781/nuovo-studio-rivela-le-cause-dell-incremento-di-cancro-nei-lavoratori-a-turni/

OFFICINA INAIL VIRTUALE 3D

Presentata in anteprima a Milano all’ultima edizione di Eicma, il salone del motociclo, l’applicazione può essere di aiuto per titolari e lavoratori di officine meccaniche a riprodurre situazioni potenzialmente pericolose con l’indicazione dei comportamenti corretti per evitare incidenti

Una “officina virtuale” per ridurre gli infortuni nella riparazione dei mezzi a motore

MILANO – La sicurezza sul lavoro 4.0 viaggia oggi anche sui nuovi vettori della realtà virtuale, utilizzando la tecnologia per veicolare in maniera facile la conoscenza delle corrette pratiche di prevenzione degli infortuni. È il caso di “Officina virtuale”, illustrata in anteprima a Milano nell’ambito della partecipazione dell’Inail alla recente edizione di Eicma, il salone internazionale del ciclo e del motociclo.

Che cos’è e a chi si rivolge. Si tratta di un applicativo progettato dalla Consulenza per l’innovazione tecnologica e dalla Direzione per l’organizzazione digitale Inail che ricrea una vera e propria officina meccanica per motoveicoli attraverso simulazioni, strutture e modelli 3D molto analitici. Indirizzato specificamente a titolari d’impresa e ai loro addetti, ma anche a formatori per la prevenzione e addestratori meccanici, questa soluzione consente di visualizzare in un ambiente virtuale situazioni potenziali fonti di rischio e di simulare i comportamenti sicuri da tenere, contribuendo a superare errori di intervento e di conseguenza ad abbassare il tasso di incidenti sul lavoro. Nel 2018 Inail ha accertato oltre 4.500 infortuni verificatisi durante la manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli, cinque dei quali mortali

Come funziona. Attraverso un paio di “occhiali intelligenti”, l’addetto può calarsi in modo completo in una situazione frequente in una giornata lavorativa in officina, come ad esempio il cambio dell’olio. Tramite un’interfaccia molto intuitiva e di facile utilizzo, l’operatore viene accompagnato a compiere i gesti da compiere sequenzialmente, che nell’esempio possono essere: indossare i guanti di lavoro, fissare il motociclo alla pedana, collocare in modo corretto la vaschetta per il cambio dell’olio esausto.

Informazione e formazione sulla normativa antinfortunistica.Durante le diverse fasi dell’operazione in realtà virtuale vengono spiegate anche le modalità corrette di svolgimento dell’intervento unite all’illustrazione delle norme sulla sicurezza dei lavoratori negli ambienti in cui operano. L’approccio formativo di “Officina virtuale” è garantito da una stretta connessione a modalità reali di lavoro che l’addetto mette in pratica ogni giorno. Con l’uso di schede tecniche, strumenti in 3D, lavagne e altri contenuti multimediali, il lavoratore può incrementare il suo addestramento e apprendere in modo più rapido e veloce. Attraverso la descrizione virtuale di ogni singolo passaggio, inoltre, l’utente viene anche sensibilizzato all’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio guanti isolanti o calzature antiscivolo.

da Inail.it

STRESS E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Lo stress lavoro correlato  colpisce l’83 percento dei dipendenti, ma molte aziende non lo considerano un problema di salute. Considerando l’importanza degli effetti fisici e mentali, ben documentati in letteratura , è necessario fare di più  e più presto per affrontare il problema dello stress. Innanzitutto, è importante comprenderne le cause e gli effetti sui lavoratori, successivamente le aziende possono iniziare a trovare e implementare soluzioni migliori. Questa è una crisi sanitaria nazionale che deve essere affrontata per il benessere dei dipendenti, ma è anche un modo per aumentare la produttività e i margini di profitto, quindi affrontare lo stress è una vittoria per tutti. Nonostante ciò, solo il cinque percento delle imprese sta facendo qualsiasi cosa per combattere lo stress dei dipendenti.

Le maggiori cause di stress
Il 74% dei lavoratori è stressato dalla propria situazione finanziaria, il che significa che dovrebbe essere una priorità per i datori di lavoro. I fattori di stress finanziari possono essere facilmente corretti offrendo un aumento di stipendio, bonus extra, incentivi o un aumento delle ferie retribuite. Tuttavia, i lavoratori dovrebbero anche essere istruiti su prestiti finanziari, ad esempio dove trovare crediti personali in sofferenza e come pagare i debiti insoluti.

Le persone sperimentano anche affaticamento e mal di testa quando sono oberati di lavoro.  Ma lo stress fa calare il rendimento e quindi il lavoratore deve lavorare di più per ottenere lo stesso risultato il che provoca ancora più stress. La razionalizzazione e l’outsourcing delle operazioni quotidiane possono facilitare questo carico di lavoro. Oltre a ciò, lo stress è principalmente causato da relazioni personali e genitori. I datori di lavoro non dovrebbero avere paura di offrire supporto anche in queste aree. Porre semplicemente le domande giuste e consentire al personale di parlare dei propri problemi personali in un ambiente confortevole può fare la differenza nel mondo, in termini di come essi vedono il loro posto di lavoro e si sentono supportati.

Effetti fisici dello stress
Troppo stress può essere profondamente dannoso per la salute di una persona. I livelli di energia diminuiranno, il sonno diventa più difficile, le abitudini alimentari peggiorano, il cuore batte più rapidamente e la malattia diventa più frequente. Dal punto di vista sia dell’impiegato che del loro capo, nessuno di questi sintomi è una buona notizia. Come risultato di questi sintomi fisici, è probabile che un individuo altamente stressato si agiti più facilmente, abbia un desiderio sessuale ridotto, eviti gli altri e sperimenti un declino dell’autostima percepita. Tutto ciò avrà un impatto sulle relazioni di quella persona. Mantenere connessioni felici con altri esseri umani è così essenziale per il benessere e lo stress, pertanto, deve essere affrontato.

Rimedi efficaci
Affrontare lo stress dovrebbe far parte della routine quotidiana di ogni persona. Una delle cure più efficaci è l’esercizio, che rilascia endorfine e riduce la tensione nei muscoli. Per molti, mezz’ora al giorno è sufficiente per far fronte a un sovraccarico di stress. Le pause regolari possono anche aiutare alcuni lavoratori  a gestire il lavoro quando è pesante. Queste pause dovrebbero essere dedicate esclusivamente al relax per staccare temporaneamente la mente dai problemi di lavoro. Che si tratti di meditare, giocare ai videogiochi o trascorrere del tempo con la famiglia, offrire ai dipendenti  queste pause  per perseguire le proprie passioni è  ad esempio un buon rimedio per ridurre il livello di stress.

Ci sono molti problemi di salute che possono verificarsi sul posto di lavoro, ma lo stress è forse il più diffuso. Nonostante ciò, pochissime aziende si stanno impegnando per combattere questa epidemia. Dati gli effetti molto reali e dannosi che lo stress può avere sulla salute fisica e sul benessere mentale, imparare ad affrontarlo è importante per la felicità. Creando lavoratori felici in grado di gestire in modo più efficace carichi di lavoro pesanti è anche un modo garantito per aumentare la produttività.

Da ohsonline.com

Liberamente tradotto e adattato  da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro

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DOSSIER SCUOLA 2019 INAIL

Anche quest’anno l’Inail testimonia il proprio impegno per la promozione e diffusione della cultura della salute e sicurezza in ambito scolastico con la pubblicazione della nuova edizione del Dossier Scuola, presentato in occasione della “Giornata Nazionale per la sicurezza nelle scuole”.

Immagine Dossier scuola Inail 2019

Il volume presenta una selezione dei migliori progetti formativi realizzati dall’Inail, a livello locale, nazionale ed europeo, attraverso l’impiego di metodologie didattiche innovative e l’uso di strumenti multimediali interattivi volti a favorire il coinvolgimento e la sensibilizzazione di studenti e insegnanti ai valori della salute e della sicurezza nei luoghi di studio, di lavoro e di vita quotidiana. Tra le iniziative citate “Napo”, il divertente personaggio nato dalla collaborazione di numerose realtà europee per stimolare riflessioni sulla sicurezza sul lavoro.

La pubblicazione include anche una sezione dedicata alle risorse stanziate per l’edilizia scolastica e un focus sui dati relativi agli infortuni occorsi a personale scolastico, studenti e docenti, nel triennio 2016-2018.

A chiusura del dossier una piccola rassegna di film e serie tv che affrontano i temi della legalità e della sicurezza e una sezione dedicata alle pubblicazioni Inail sul tema della prevenzione in ambito scolastico.

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2019
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it