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STRESS E INSONNIA NEMICI DEL CUORE

Il troppo stress, abbinato a poche ore di sonno e all’ipertensione, aumenta il rischio di morte per cause cardiovascolari. I consigli per recuperare uno stile di vita salutare

Poco sonno e troppo lavoro mettono a rischio il cuore

Tanto stress in ufficio, poco sonnoa casa e un’ipertensione già presente. Il mix, una volta servito, pone a rischio la nostra salute, in particolare quella cardiovascolare (i decessi per questa ragione sono la prima causa di morte nel mondo occidentale). Chi si porta dietro tutti e tre quelli che, anche singolarmente, possono essere considerati dei fattori di rischio, convive infatti con una probabilità quasi tre volte più alta di morire per cause imputabili alle precarie condizioni del cuore e delle arterie. A preoccupare non deve essere una giornata particolarmente stressante, al termine della quale può essere difficile assopirsi. Ma il persistere nel tempo di condizioni lavorative insoddisfacenti e stressanti, a maggiore ragione se vissute da una persona già alle prese con valori di pressione sanguigna troppo elevati.

IPERTENSIONE, STRESS E POCO RIPOSO

La sintesi di alcune evidenze già note è racchiusa in uno studio pubblicato sulle colonne dell’European Journal of Preventive Cardiology: il primo a combinare gli effetti di un elevato stress correlato al lavoro, i tassi di insonnia e la mortalità per cause cardiovascolari. Punto di partenza comune ai 1.959 lavoratori coinvolti, di età compresa tra 25 e 65 anni, era l’ipertensione: fattore di rischio con cui convive un terzo dei lavoratori, che può (peraltro) ingenerarsi o essere accentuato da una condizione lavorativa non ottimale. L’aumento della pressione sanguigna può accrescere le probabilità di essere colpiti da un evento cardio o cerebrovascolare: con infarti e ictus riconosciuti come i più spesso fatali. Ma a fare la differenza, più dell’ipertensione, è la somma tra condizioni lavorative molto stressanti e riduzione del tempo e della qualità del riposo. La combinazione s’è rivelata in grado di aumentare di oltre due volte il rischio di morire per un evento cardiovascolare nell’anno e mezzo di osservazione portata avanti dagli autori della ricerca.

LO STRESS FA DANNI SE DURA TROPPO

Le due componenti, già note come fattore di rischio cardiovascolare, rischiano dunque di fare la differenza se messe assieme, in persone già alle prese con l’ipertensione. A pagare il prezzo più alto, come precisato da Karl-Heinz Ladwig, responsabile del centro di ricerca per la salute ambientale dell’Università di Monaco di Baviera, «sono soprattutto i dipendenti di grado inferiore, gravati da importanti carichi di lavoro imposti da un responsabile che concede loro poca autonomia». Vivere una simile situazione equivale a essere in trappola. «Perché, seppure si conoscano i rischi per la salute, non si hanno strumenti per venirne fuori». Meno che uno: la scelta di un nuovo posto di lavoro, non sempre possibile però. Nel mentre, allora, converrebbe ricordarsi che «il sonno è un momento di ricreazione e un potente strumento per recuperare le energie». Il messaggio è rivolto «a chi vive una simile situazione per diversi anni, con una progressiva perdita di energia e di ristoro».

COME RECUPERARE IL SONNO?

Lo scarso riposo, secondo gli esperti, è quello caratterizzato dalla difficoltà nell’addormentarsie dai frequenti risvegli«Questo è uno dei problemi che si registrano con maggiore frequenza nelle persone stressate – prosegue l’esperto – C’è chi si sveglia durante la notte e poi fatica a riprendere sonno, sopraffatto dai pensieri per gli impegni del giorno dopo». Come fare allora a riposare di più? Suddividendo innanzittutto le ore della giornata, per alternare le ore di sonno a quelle di veglia. Importante è anche rilassarsi – a livello fisico e mentale – in avvicinamento alle ore di riposo. Nei casi più difficili può essere utile anche ridurre le ore di sonno per qualche giorno, in modo da poter avvertire la stanchezza e poter poi allungare i periodi di riposo. Oppure forzarsi per rimanere svegli in modo passivo: evitando cioè di portare la mente sulle questioni che provocano ansia.

IMPARARE A RILASSARSI

Fin qui una terapia «sintomatica», considerando che per risolvere il problema alla radice occorrerebbe azzerare (o quanto meno ridurre) lo stress. Se cambiare lavoro non è possibile, qualche stratagemma è comunque attuabile: iniziando la giornata con un’attività rilassantedella durata di cinque o dieci minuti, incrementando le relazioni sociali e prestando maggiore attenzione agli stili di vita (dieta, attività fisica, no ai consumi di alcol e sigarette) e anche ai più piccoli campanelli d’allarme. Il nostro cuore (e non solo) ci ringrazierà.

Articolo tratto da fondazioneveronesi.it

RISCHIO CHIMICO , MEDICO COMPETENTE , UNIVERSITÀ,UOOML E ATS

Segnaliamo il congresso SIML Venerdì 29 novembre 2019 ,organizzato presso la Clinica del lavoro di Milano sul rischio chimico valutato attraverso le diverse esperienze del MC , della ATS, UOOML  e Università. Insomma un approccio multilaterale e multidisciplinare.

Qui il programma:

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PRIMO RAPPORTO CIIP SULLE MALATTIE PROFESSIONALI E GLI INFORTUNI

Segnaliamo il convegno CIIP organizzato in Clinica del lavoro il giorno 27 novembre 2019 . Verrà presentato il primo rapporto CIIP sugli infortuni e sulle malattie professionali 2010-2018

Ecco il programma:

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La Clinica del lavoro Luigi Devoto è considerata la struttura sanitaria più antica al mondo dedicata alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie professionali.

Oggi Dipartimento di Medicina del lavoro dell’Università degli Studi di Milano, fu inaugurata il 20 marzo 1910, dopo che il comune di Milano ne aveva approvato l’istituzione nel 1902 con il contributo di Luigi Mangiagalli, fondatore e primo rettore dell’Università degli Studi di Milano.

L’idea di una struttura dedicata alle malattie lavorative fu sviluppata dal patologo Luigi Devoto che per primo intuì la necessità di strutturare scientificamente e socialmente lo studio delle malattie prodotte negli ambienti di lavoro e la necessità della prevenzione.

Per Devoto non si dovevano curare i lavoratori, ma il lavoro stesso, «…perché il malato è il lavoro ed è questo che deve essere curato affinché siano prevenute le malattie dei lavoratori».

Devoto fu il direttore della clinica fino al 1935. Grazie al suo contributo iniziò anche l’opera di sensibilizzazione e di informazione verso i lavoratori circa i rischi riguardanti le attività lavorative.

Nel 1935 fu sostituito da Luigi Preti sotto la cui guida si sviluppo lo studio delle malattie polmonari (asbestosi in primo luogo), del saturnismo, delle intossicazioni da benzolo e da solfocarbonismo.

Dal 1942 al 1977 la direzione fu di Enrico Carlo Vigliani. In questo lungo periodo la clinica divenne uno dei punti di riferimento internazionali per la ricerca scientifica nell’ambito della medicina del lavoro. Dal 1978 si sono succeduti alla guida del la struttura Gerolamo Chiappino (dal 1980 al 1985), Antonio Grieco (dal 1978 al 1980 e dal 1985 al 2001), Antonio Colombi (dal 2007 al 2010), Pier Alberto Bertazzi (dal 2001 al 2007 e dal 2010 ad oggi). Nel tempo sono state attivate nuove aree di ricerca e cura: medicina preventiva, igiene, epidemiologia ambientale e occupazionale, tossicologia industriale, neuropsicologia professionale, ecc.

In anni più recenti la Clinica si è rivolta allo studio delle patologie emergenti in ambito lavorativo con ambiti di ricerca relativi a ergoftalmologia, audiologia, patologia degenerativa, stress da lavoro, cardiologia del lavoro, tossicogenomica, ecc.

La Clinica del lavoro di Milano ospita una tra le più prestigiose biblioteche scientifiche italiane sull’argomento e pubblica La Medicina del lavoro, la più antica rivista al mondo (fondata nel 1901) nel settore.

FONTE wikipedia.org

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GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO IN SANITÀ ALLA CLINICA DEL LAVORO DI MILANO

Segnaliamo il convegno “GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO E CANCEROGENO IN SANITÀ “ che si terrà presso la Clinica del Lavoro di Milano il giorno 28 novembre 2019.

Qui di seguito il programma:

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APPLE WATCH PER PREVENIRE LA FIBRILLAZIONE IN ITALIA

Nell’ambito dell’iniziativa per la prevenzione della fibrillazione atriale denominata “Isola del Cuore”, l’Ospedale Fatebenefratelli – Isola Tiberina di Roma e la società di servizi It MMN – Magnetic Media Network hanno annunciato di aver eseguito più di 4.300 ECG in un fine settimana, con l’ausilio di smartwatch Apple Watch. L’iniziativa ha di recente ricevuto il Premio Forum PA Sanità 2019.

All’estero, soprattutto negli Stati Uniti, sono numerosi gli studi, le ricerche e i programmi incentrati sull’utilizzo dell’Apple Watch per la salute, area in cui la società di Cupertino sta impegnando molte energie e risorse. Anche in Italia non mancano le iniziative che integrano le tecnologie digitali nel settore sanitario.

Per quanto riguarda il nostro Paese, MMN – Magnetic Media Network è Apple Authorised Enterprise Reseller riconosciuto e qualificato per lo sviluppo di progetti in ambito ResearchKit e HealthKit, i framework di Apple dedicati alla ricerca e alla salute.

Apple Watch

Naturalmente, le conoscenze tecnologiche della società dell’ambito It hanno supportato l’indispensabile bagaglio di competenze dell’istituto ospedaliero romano. Questa collaborazione basata sull’utilizzo delle tecnologie wearable ha dato dunque vita a un progetto dal rilievo di livello mondiale, nell’ambito healthcare.

Grazie all’ausilio di Apple Watch e all’ambiente applicativo sviluppato ad hoc, il 12 e 13 ottobre scorsi l’iniziativa ha fatto registrare il ragguardevole risultato di oltre 4.300 ECG fatti con lo smartwatch di Cupertino, sui cittadini che hanno aderito alla campagna di prevenzione prenotando, tramite sito web o call center, il proprio screening.

Una volta arrivati alle postazioni di accoglienza, i pazienti, indirizzati da medici e volontari, hanno mostrato il QR Code identificativo generato in fase di iscrizione, indossando poi gli Apple Watch per la generazione dell’ECG.

Risultati immagini per apple watch ecg

 

Particolare attenzione, sottolineano inoltre gli organizzatori dell’iniziativa, è stata posta al trattamento dei dati personali, in accordo con le leggi attuali sulla tutela della privacy. Tramite il riconoscimento del QR Code, attraverso l’app, è stato possibile salvare i tracciati in modalità pseudo anonimizzata. Inviati successivamente su server protetti, i dati sono stati resi accessibili esclusivamente al personale medico incaricato di generare i referti, che sono stati poi resi disponibili sulla piattaforma online dell’ospedale o agli sportelli adibiti alla consegna.

In un nota Stefano Michelini, Direttore Ospedale Fatebenefratelli – Isola Tiberina di Roma, ha affermato che “La fibrillazione atriale è la forma più grave di aritmia, molto spesso asintomatica, per questo ancor più pericolosa. Colpisce 850.000 soggetti ogni anno, soprattutto donne oltre i 65 anni di etàStili di vita sempre più sedentari, fumo e alimentazione poco sana sono tra i fattori che aumentano il rischio di aritmie anche nei soggetti più giovani”.

Damiano Airoldi, Fondatore e CEO di Magnetic Media Network, ha così commentato l’iniziativa: “Il 12 e 13 ottobre è successo qualcosa di veramente unico. Siamo onorati di aver partecipato a questa iniziativa e il Premio Forum PA Sanità 2019 ottenuto a inizio novembre è la conferma del suo successo. La tecnologia sta trasformando il modo di fare prevenzione, ricerca e cura nell’Healthcare. Dispositivi e applicazioni innovative permettono agli ospedali e ai centri di ricerca di essere più efficienti. Tutti accedono a un nuovo modo di comunicare che semplifica la raccolta dei dati e agevola l’aderenza alle cure. In ospedale, come a casa, il monitoraggio continua senza interruzioni e il digitale diventa un supporto prezioso alla prevenzione. La tecnologia consente anche di fare ricerca clinica d’avanguardia e di condividere informazioni in modo più strutturato, senza dimenticare il tema della sicurezza dei dati. Così, i medici possono ottenere e analizzare informazioni preziose, come mai prima. Il nostro obiettivo è quello di far conoscere i progressi e le potenzialità di queste tecnologie a ospedali e aziende, realizzando ciò che già in altri Paesi del mondo sta rivoluzionando l’Healthcare con risultati mai visti in precedenza”.

Da https://www.01health.it/
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COME MIGLIORARE LA SAFETY E PREVENIRE GLI INFORTUNI

In azienda con una forte cultura della sicurezza , ogni dipendente è coinvolto in attività di sicurezza ed è motivato a identificare e rafforzare abitudini e pratiche che proteggono il personale, i prodotti e la struttura.
Le cultura  di una sicurezza  di successo non esita nel segnalare i mancati incidenti e considera gli incidenti e le osservazioni negative come opportunità per migliorare i sistemi di safety sul lavoro .
Un report efficace è il segno distintivo di una cultura solida della safety .

Sono quattro i principali ostacoli alla segnalazione di incidenti

1. Paura di azioni disciplinari o punizione o paura di qualche altro tipo di risposta negativa per coloro che segnalano; c’è la paura della colpa.

2. Apprensione nell’assumere il ruolo di un lavoratore troppo ligio al dovere.

3. Mancanza di azione: i lavoratori diventano scettici quando la segnalazione non produce azioni o soluzioni a un problema in corso.

4 Burocrazia . La necessità di un report eccessivamente laborioso o complicato  può dissuadere un dipendente dal perdere tempo nel segnalare un problema di sicurezza .

Per superare questi ostacoli, dobbiamo enfatizzare tutti gli aspetti positivi e premianti
Può essere facile trascurare le funzioni di sicurezza positive che funzionano quotidianamente senza sforzo.
Quando un lavoratore si fa avanti per segnalare un problema di sicurezza sul posto di lavoro, dovrebbe essere “premiato “per la sua diligenza e attivismo per la sicurezza 

I lavoratori sono spesso a rischio a causa del carico di lavoro, inefficienze del personale, pressioni di produttività, formazione incompleta, attrezzature o tecnologie inadeguate o obsolete o altre questioni al di fuori del loro controllo.

La chiave per un posto di lavoro sicuro è quindi indirizzare e correggere prontamente e in modo proattivo le cause sistemiche del rischio, non puntare il dito su dipendenti specifici.
Quando viene “ mitigata” la reazione dell ‘azienda ad un segnalazione sulla sicurezza, quando chi segnala non viene visto come un “ rompiballe” ma anzi,  i lavoratori percepisco una maggiore sicurezza e sanno che qualsiasi segnalazione futura verrà affrontata e sanata

Le qualità che devono avere i preposti alla sicurezza in un team vincente:

Mentalità proattiva e protettiva
Capacità di problem solving
Avere larghe vedute e disponibilità  ad accettare feedback
Guardare a scenari futuri possibili anziché solo alla situazione contingente. Capacità di analisi della meccanica degli incidenti. Umiltà nell’accettare i feedback

Operazioni di progettazione e processi per il cambiamento

Un sistema di sicurezza affidabile deve individuare un comportamento pericoloso prima che si verifichi  piuttosto che concentrarsi sul richiamo solo di comportamenti erronei .
Le osservazioni dei lavoratori  sulla sicurezza e gli infortuni mancati  offrono l’opportunità di eliminare i punti deboli dal sistema di sicurezza.

Spetta però ad un management moderno, a tutti i livelli, creare una struttura operativa che incoraggi i lavoratori a riferire le loro esperienze e ad essere “l’angelo custode “del loro collega.

Da ohsonline.com

Liberamente tradotto e adattato  da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro

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GUIDA OHS AL CONTROLLO DELLE DOCCE OCULARI DI EMERGENZA

Lo standard americano ANSI/ISEA Z 358.1 del 2014 indica i requisiti di posizionamento, funzionalità e manutenzione per docce di emergenza e colliri . Nella sua forma attuale, è lo strumento più chiaro e utile per proteggere i lavoratori da lesioni agli  occhi,  al viso e al corpo provocati da materiali corrosivi per fuoriuscite , schizzi etc.

La norma prevede che vengano condotti test rigorosi su base regolare per garantire  il corretto funzionamento delle apparecchiature  in caso di incidente. È però evidente che la conformità non è una condizione valida  una volta all’anno o una volta al mese in occasione dei controlli ma deve essere un requisito di tutti i giorni. Di conseguenza, lo standard ANSI / ISEA Z358.1-2014 richiede docce di emergenza e colliri  verificati  ​​settimanalmente e valutati più approfonditamente una volta all ‘anno. Questo requisito è stabilito nelle sezioni tra cui 4.6.2, 4.6.5.

Purtroppo sul campo questi dispositivi di emergenza per gli occhi sono controllati più superficialmente rispetto ad altri almeno per quel che concerne la cura della manutenzione . È ovvio che non si può accettare che vi sia una classifica nella cura dei dispositivi di sicurezza . Negli Stati Uniti gli aumenti dell’OSHA dell’80 per cento delle sanzioni per queste violazioni sul controllo dei dispositivi di lavaggio oculare e delle attrezzature per le docce di emergenza  hanno comportato sanzioni per oltre $ 100.000.

Requisiti di prestazione minimi settimanali ANSI
La norma stessa prevede tre requisiti minimi per le ispezioni settimanali:

1. L’attrezzatura di emergenza deve essere attivata settimanalmente. (È necessario attivare ogni componente dell’attrezzatura.)

2. L’attivazione deve garantire il flusso di acqua verso la (e) testa (e) del dispositivo. (Questo sarebbe sia per il colliri o il lavaggio occhi / viso, sia per il soffione.)

3. La durata dell’attivazione deve essere sufficiente a garantire che tutta l’acqua stagnante venga scaricata dall’unità stessa e da tutte le sezioni delle tubazioni che non fanno parte di un sistema di circolazione costante, noto anche come porzioni di “gamba morta”. (La durata è determinata dalla lunghezza della tubazione in cui potrebbe trovarsi acqua stagnante prima che raggiunga la testa o le teste dell’unità.)

Oltre all’elenco di controllo delle prestazioni minime settimanali sopra indicato richiesto da ANSI / ISEA, si consiglia di eseguire controlli funzionali settimanali aggiuntivi. Lo scopo di questi controlli aggiuntivi è quello di garantire che l’apparecchiatura funzioni correttamente e sia in grado di fornire un pronto soccorso adeguato in caso di emergenza.

Accesso

Il percorso  verso l’area  di sicurezza deve essere libero da ostacoli. Ciò potrebbe includere la presenza di tubi, scatole e porte. (Sezioni 4.5.2, 5.4.2, 6.4.2, 7.4.2)
Doccia

La doccia deve erogare un minimo di 75 galloni (75 galloni) al minuto. (Sez. 4.1.2, 4.1.4, 7.1)
La valvola deve passare da “off” a “on” in un secondo o meno e il fluido di lavaggio deve rimanere attivo senza l’uso delle mani dell’operatore. (Sez. 4.2, 7.1)
Lavaggio oculare / occhi / viso

Le prese devono essere protette da contaminanti presenti nell’aria. (Le coperture antipolvere devono essere in posizione.) (Sez. 5.1.3, 6.1.3, 7.1)
La valvola deve passare da “off” a “on” in un secondo o meno e il fluido di lavaggio deve rimanere attivo senza l’uso delle mani dell’operatore. (Sez. 5.2, 6.2, 7.2)
Il fluido di lavaggio di un collirio o di un lavaggio per occhi / viso deve coprire le aree tra le linee interne ed esterne di un manometro in un punto a meno di 20 cm (8 pollici) sopra l’ugello per il lavaggio degli occhi. (Sez. 5.1.8, 6.1.8, 7.1)
Deve fornire un mezzo di flusso controllato ad entrambi gli occhi contemporaneamente a una velocità abbastanza bassa da non essere dannoso. (Sez. 5.1.1, 6.1.1, 7.1)

Unità di combinazione

I componenti dell’unità devono essere in grado di funzionare contemporaneamente. (Quando viene attivato il lavaggio oculare o il lavaggio occhi / viso, quindi viene attivata la doccia.) (Sez. 7.3, 7.4.4)

Temperatura

Il liquido per la doccia oculare deve essere  tiepido. L’intervallo di temperatura richiesto è tra 16 ° C e 38 ° C (60 ° F – 100 ° F). (Sez. 4.5.6, 5.4.6, 6.4.6, 7.4.5)

Doccia idraulica e attrezzature per il lavaggio degli occhi
Come affermazione generale, tutte le apparecchiature devono essere ispezionate settimanalmente per assicurarsi che vi sia una scorta di fluido di lavaggio e che le apparecchiature siano in buono stato. Se l’apparecchiatura è di tipo idraulico, dovrebbe anche essere attivata settimanalmente per eliminare eventuali sedimenti e ridurre al minimo qualsiasi contaminazione microbica dovuta all’acqua stagnante.

Attrezzatura per lavaggio oculare e doccia autonoma
Le apparecchiature autosufficienti, spesso denominate “portatili”, vengono generalmente utilizzate in luoghi in cui non vi è alcun accesso all’acqua o in siti  in cui i pericoli sono “mobili”. Il requisito ANSI / ISEA per questo tipo di apparecchiatura deve essere ispezionato visivamente settimanalmente per determinare se il fluido di lavaggio deve essere sostituito o integrato. (Sezioni 4.6.3 e altre)

Le unità devono essere mantenute secondo le istruzioni del modello specifico del produttore. La maggior parte delle unità autonome che utilizzano acqua potabile offre la possibilità di utilizzare additivi specifici  batteriostatici sterili per impedire la proliferazione batterica nell’acqua . Per la maggior parte di questi prodotti additivi è necessario cambiare acqua e additivo ogni tre mesi, oltre a risciacquare l’unità . Se non viene utilizzato un additivo, l’acqua deve essere cambiata settimanalmente con una pulizia completa del serbatoio mensile. Su base annuale, le unità autonome devono sottoporsi al test completo proprio come fanno le unità idrauliche.

Chi dovrebbe condurre le ispezioni?

Spesso  ci si chiede se è necessario affidare tali controlli necessariamente ad una ditta esterna  . Fortunatamente, non ci sono prerequisiti o requisiti obbligatori per certificare l’avvenuto controllo Delle apparecchiature anche se il supporto delle aziende produttrici è sempre utile .  a garantire la conformità. Esistono vari strumenti di formazione anche  online per formare dei lavoratori all’uopo. Ciò consente al personale dell’azienda di acquisire maggiore  familiarità anche per poi condurre i test in modo appropriato. Molte aziende oggi scelgono di eseguire annualmente un’ispezione eseguita da enti terzi per fornire  una misura aggiuntiva di credibilità e garanzia del processo di revisione.

Le strutture che contengono centinaia di docce e lavaocchi dovrebbero cercare di creare il maggior numero possibile di esperti in materia. Una volta addestrati, i controlli settimanali possono essere completati piuttosto rapidamente. La creazione di mappe , la disponibilità di kit di test completi e la tenuta di corsi di formazione ricorrenti possono aiutare nel compito di controllo settimanale magari un po’ noioso ma cruciale.

La protezione dei lavoratori dovrebbe essere una priorità in ogni piano di sicurezza e non è sufficiente fornire semplicemente docce di emergenza e colliri. È necessario ispezionare, testare e monitorare la prontezza e le prestazioni delle apparecchiature per una risposta ottimale.

Da ohsonline.com

Articolo di Samantha Hoch

liberamente tradotto e adattato da dott Alessandro Guerri medico specialista in medicina del lavoro

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INCONTRO PRESSO ATS DI MONZA SUL MEDICO COMPETENTE

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE NELL’AMBITO DEI PROGETTI DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE E NELL’AREA DELLE DIPENDENZE

                                                                                                  

L ASST di Monza organizza un evento congressuale  sul ruolo del Medico competente per la promozione della salute e per la lotta alle tossicodipendenze. L’evento si terrà i i giorni 29 novembre 2019 e 5 dicembre 2019 dalle ore 17.30 alle 21.30 presso L aula A aula conferenze Villa Serena Via Pergolesi 33 Monza. Tale evento è accreditato con punti ECM

L’evento è stato realizzato anche grazie al contributo attento e generoso delle UOOML delle ASST di Monza/Vimercate e Lecco, nelle persone del Prof. Giovanni De Vito, Dr. Paolo Mascagni e Dr. Raffaele Latocca.

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FACEBOOK PREVENTIVE HEALTH .. UN SOCIAL SEMPRE PIÙ PREVENTIVO

Un interessante articolo tratto integralmente da 01health.it  sull’impiego dei social nella prevenzione delle malattie

Facebook ha annunciato di essere al lavoro sullo sviluppo di prodotti e partnership che hanno lo scopo di aiutare le persone nell’ambito della salute, a partire da un nuovo strumento: Preventive Health, al momento disponibile solamente negli Stati Uniti.

Per quanto riguarda le partnership, Facebook sta collaborando con le organizzazioni sanitarie statunitensi allo scopo di offrire il tool Preventive Health, che ha la funzione di connettere le persone alle risorse sanitarie e di fornire promemoria per i checkup.

Le persone avranno la possibilità di utilizzare questo strumento per trovare luoghi accessibili per ricevere assistenza, per impostare promemoria per pianificare i test sanitari e contrassegnare le attività quando i test vengono completati, e altro ancora.

Il punto di partenza di queste attività dell’azienda, ha spiegato Freddy Abnousi, MD e Head of Healthcare Research di Facebook, sta nel fatto che molte delle principali minacce per la salute, al giorno d’oggi, non sono quelle che la scienza o la medicina possono risolvere da sole.

Abnousi fa l’esempio del problema della scarsità di sangue: ogni pochi secondi, qualcuno nel mondo ha bisogno di sangue, ma spesso le persone non sono consapevoli delle carenze e non sanno dove donare.

Per ovviare a questo problema, Facebook ha lanciato una funzionalità negli Stati Uniti, in India, Brasile, Bangladesh e Pakistan, che semplifica l’iscrizione come donatore e la ricezione di notifiche quando è richiesto sangue nelle vicinanze. Finora, ha sottolineato Abnousi, oltre 50 milioni di persone si sono registrate per donare sangue.

L’importanza della prevenzione nella salute

Un’altra area che Facebook sta esplorando è per l’appunto la prevenzione sanitaria. Decine di milioni di persone negli Stati Uniti, sottolinea ancora Freddy Abnousi, saltano le cure preventive raccomandate, secondo quanto riportano i Centers for Disease Control and Prevention.

Le misure preventive hanno il potenziale per rilevare precocemente una malattia quando è più curabile e, in alcuni casi, ne impediscono lo sviluppo. Tuttavia, fattori quali la consapevolezza, l’accesso e i costi, creano ostacoli agli esami clinici per molte persone.

Proprio per aiutare a risolvere questo problema, Facebook sta collaborando con le organizzazioni sanitarie statunitensi nell’offrire lo strumento Preventive Health. Il focus iniziale è sulle due principali cause di morte negli Stati Uniti, malattie cardiache e cancro (secondo il CDC), ma anche sull’influenza, una malattia stagionale che colpisce milioni di persone ogni anno. Le risorse disponibili nello strumento digitale sono fornite dall’American Cancer Society, dall’American College of Cardiology, dall’American Heart Association e dai Centers for Disease Control and Prevention.

Facebook Preventive Health

Preventive Health funziona in maniera semplice, ma, come dicevamo, al momento solo negli Stati Uniti. Le persone possono accedere allo strumento Preventive Health nell’app mobile di Facebook, dove trovano informazioni su quali controlli, come ad esempio i test del colesterolo o le mammografie, sono raccomandati da queste organizzazioni sanitarie in base all’età e al sesso forniti dall’utente. Anche promemoria per i vaccini antinfluenzali appariranno nello strumento, nel momento opportuno dell’anno.

Questo tool consente poi di contrassegnare quando i test sono completati, impostare promemoria per pianificare test futuri e informare i propri amici e parenti sullo strumento, per diffondere e aumentare la consapevolezza sulle cure preventive. Sono anche disponibili contenuti per saperne di più su ogni controllo e per trovare posti convenienti per ricevere servizi di assistenza sanitaria.

Freddy Abnousi, nel presentare la funzionalità di Facebook dagli obiettivi lodevoli, non si esime dall’affrontare un tema che sale inevitabilmente all’attenzione degli utenti in temi delicati come questo: la privacy. La salute, sottolinea il campo della Healthcare Research di Facebook, è un’area particolarmente personale, pertanto l’azienda ha tenuto conto della privacy e della sicurezza sin dall’inizio dello sviluppo.

Facebook Preventive Health

Ad esempio, evidenzia Abnousi, Preventive Health consente di impostare promemoria per i futuri controlli e contrassegnarli come completati, ma non fornisce a Facebook o alle organizzazioni sanitarie con cui Facebook lavora l’accesso ai risultati effettivi dei test. Le informazioni personali sulla attività dell’utente in Preventive Health non vengono condivise con terze parti, come organizzazioni sanitarie o compagnie assicurative, quindi non possono essere utilizzate per scopi quali l’idoneità all’assicurazione.

Inoltre, Facebook dichiara che non pubblicherà annunci in base alle informazioni fornite in Preventive Health, tra cui l’impostazione di un promemoria per un test, il contrassegno come completato o la ricerca di un istituto sanitario. Come sempre, altre azioni che l’utente intraprende su Facebook potrebbero essere collegati agli ad, come ad esempio un like alla pagina Facebook di un’organizzazione sanitaria o la visita a un sito web esterno linkato da Preventive Health.

Maggiori informazioni su sono disponibili sul sito di Facebook.

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PIÙ DI TANTE PAROLE ..UN MANIFESTO

Più di tante parole , un manifesto è tanto efficace per fare prevenzione. Qui una piccola selezione dei manifesti proposti da Aifos per promuovere la prevenzione nei luoghi di lavoro.

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