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SILICOSI E SABBIATURA JEANS

Da il cambiamento

La Clean Clothes Campaign (CCC) è nata nel 1989 per migliorare le condizioni delle persone impiegate nel settore tessile e dell’abbigliamento a livello globale. Il suo obiettivo è quello di far rispettare i diritti fondamentali dei lavoratori attraverso la sensibilizzazione e la mobilitazione dei consumatori, la pressione sulle imprese e i governi. Le sue campagne sono molte.

Ultima, solo in ordine di tempo, quella che chiede l’arresto della pratica della sabbiatura dei jeans, un processo abrasivo per lisciare o formare superfici (non solo tessuti, ma anche ceramica ed altri materiali) su cui la sabbia viene sparata ad alta pressione. Una tecnica che invecchia il denim (il tessuto più utilizzato per il confezionamento dei jeans) a danno della salute di chi lo deve trattare.  “La sabbiatura (sandblasting) può causare una forma acuta di silicosi, malattia polmonare mortale”. Questa tecnica per rendere scoloriti o sfumati i nostri pantaloni sta infatti mettendo in grave pericolo la vita di migliaia di lavoratori del settore tessile in molte parti del mondo. È spesso utilizzata nei laboratori dell’economia sommersa di Paesi come il Bangladesh, l’Egitto, la Cina, la Turchia, il Brasile e il Messico, nei quali vengono prodotti i jeans venduti in Europa ed in Nord America. La situazione più allarmante si è riscontrata in Turchia, dove si sono documentati 46 casi di decesso di sabbiatori a causa della silicosi. In Turchia, però, grazie alla crescita di consapevolezza e ad una campagna pubblica iniziata circa dieci anni fa, il Ministero della Salute ha vietato la sabbiatura dei jeans nel marzo 2009. Si stimano tra gli 8.000 e i 10.000 i lavoratori impiegati nei laboratori di sabbiatura negli ultimi dieci anni, la maggior parte dei quali impiegata informalmente e senza contratto. Quelli stranieri e i bambini sono generalmente impiegati illegalmente. Di questi si stima che dai 4.000 ai 5.000 siano affetti da silicosi.

La maggior parte di loro purtroppo non è consapevole dei rischi alla salute che corre lavorando in questi laboratori. Risulta però essere molto difficile raggiungere i lavoratori interessati, molti dei quali immigrati da Romania, Moldavia, Azerbaigian e Georgia. Viste le condizioni di illegalità con le quali questi lavoratori sono assunti, nel gennaio 2010 il Ministero della Sanità turco ha approvato una legge “per fornire ad ogni paziente malato di silicosi servizi sanitari a titolo gratuito, indipendentemente dal suo stato di sicurezza sociale”. Un’altra ottima scelta del governo di Ankara. Il problema è che molte altre difficoltà affliggono gli operai della sabbiatura: avendo lavorato sempre in nero, ad esempio, non sono coperti dalla previdenza sociale e non ricevono alcuna pensione. Devono invece promuovere azioni legali per chiedere pensioni di invalidità.

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UN MANUALE SICUREZZA 2019 DA”MANUALE”

Da puntosicuro.it

Il manuale normo-tecnico Sicurezza sul lavoro 2019, a cura dell’ing. Andrea Rotella, è un utile strumento per gestire il rischio in azienda e nei cantieri al fine di garantire, attraverso il miglioramento continuo, l’obiettivo della sicurezza e della salute dei lavoratori.

La Parte I del volume è stata organizzata con la stessa struttura dei Titoli del T.U. della sicurezza sul lavoro: in questo modo l’utilizzatore è indirizzato allo studio e alla consultazione dei singoli argomenti secondo la disposizione logica assegnata dal legislatore. Tutti i temi sono trattati con un approccio essenzialmente tecnico, volto alla descrizione degli stessi, alla loro disamina e alla presentazione di soluzioni operative, senza tuttavia tralasciare l’aspetto normativo che è stato trattato con attenzione fino all’analisi dei singoli articoli del T.U. sicurezza meritevoli di approfondimenti e chiarimenti.

La Parte II è invece rivolta alla trattazione degli argomenti che esulano dal D.Lgs. n. 81/2008 e sono disciplinati da altre norme, ad esempio alcol e sostanze stupefacenti, ambienti confinati, ascensori e montacarichi, attrezzature a pressione, incidenti rilevanti, macchine, radiazioni ionizzanti, antincendio, REACH e CLP, stress lavoro-correlato, tutela dei minori e delle lavoratrici madri, lavoro notturno, sistemi di gestione, ecc. Anche questi ultimi, in linea con l’impostazione del manuale, sono stati affrontati sia nei loro aspetti tecnici sia in quelli normativi.

I capitoli sono arricchiti da note esplicative, esempi e case history, utili ad evidenziare particolari aspetti ovvero fornire applicazioni e soluzioni pratiche a corredo della trattazione esplicativa.

Nella pagina web di accompagnamento sono disponibili per la consultazione e il download la modulistica di supporto, una selezione di articoli di approfondimento e di recenti sentenze della Corte di Cassazione.

 

Tra le novità dell’edizione 2019, si segnalano:

  • un nuovo capitolo sui gas tossici;
  • l’approfondimento sulla figura professionale del HSE Managerrecentemente regolata dalla norma UNI 11720:2018 “Attività professionali non regolamentate – Manager HSE – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”;
  • l’arricchimento della sezione relativa ai cantieri con il commento del cosiddetto decreto Palchi e Fiere;
  • il commento al recente decreto sulle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare;
  • l’aggiornamento sui DPI;
  • l’evoluzione dei Regolamenti REACH e CLP;
  • la nuova edizione della norma EN 689riguardante le misurazioni di agenti chimici sui luoghi di lavoro;
  • la gestione degli interblocchi a chiavetta delle attrezzature di lavoro;
  • gli importi delle sanzioni relative agli obblighi previsti dal Testo Unico Sicurezza sono stati ricalcolati.

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INAIL NUOVI BENEFICIARI PATOLOGIE AMIANTO

Da il sole24ore

Si amplia la platea dei beneficiari della speciale pensione di inabilità che era stata riconosciuta dalla legge di bilancio 2017 ai lavoratori affetti da malattie correlate all’amianto, a prescindere dalla condizione di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. Il merito è di un emendamento dei relatori approvato dalla Camera al decreto crescita, fortemente voluto dal M5S, che stanzia 103 milioni di euro ad hoc fino al 2028, di cui 7,7 per quest’anno e 13,1 per l’anno prossimo.

A chi viene esteso il diritto
Se finora avevano potuto far richiesta della pensione soltanto i dipendenti con sei tipi di malattie di origine professionale (mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, della tunica vaginale del testicolo, carcinoma polmonare e asbestosi), adesso il diritto viene esteso anche a chi è affetto da altre patologie, purché derivanti da esposizione all’amianto documentata e riconosciuta e fermo restano il requisito di possedere almeno cinque anni di contribuzione nell’arco dell’intera vita lavorativa. Non solo. Potranno accedervi anche i dipendenti che, in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro, siano transitati in una gestione di previdenza diversa da quella dell’Inps e i titolari del sussidio per l’accompagnamento alla pensione entro il 2020 che optino per la pensione di inabilità.

Le coperture? Dai “risparmi” per il reddito di cittadinanza
L’estensione prevista dal Dl crescita avrà effetto dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, con decorrenza della pensione dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Anche se si demanda la definizione delle modalità attuative a un decreto del ministro del Lavoro, da emanare entro 60 giorni di concerto con il titolare dell’Economia. Curiosità: le coperture per il 2019 e il 2020 (20,8 milioni in tutto) arrivano dalla riduzione delle risorse che erano state stanziate nel decreto su reddito di cittadinanza e quota 100 per assumere personale all’Inps in vista della «piena attuazione amministrativa» delle misure. E per i restanti 82,9 milioni dal 2021 fino al 2028? Si attingerà direttamente dal Fondo per il reddito istituito con la manovra 2019, in virtù di quelle minori spese (pari a circa 3 miliardi di euro nel 2019, secondo il presidente Inps) che il ministro dell’Economia Giovanni Tria vorrebbe destinare quest’anno alla riduzione del deficit per evitare la procedura d’infrazione della Commissione Ue.

Il M5S: «Una questione di giustizia»
Per la modifica si batte da inizio legislatura la deputata avellinese M5S Maria Pallini, che ora raccoglie i frutti del suo impegno, sostenuta dal vicepresidente della commissione Lavoro Davide Tripiedi e dagli altri parlamentari campani del Movimento: «Finalmente possiamo dare una risposta a 40-50 operai dell’ex Isochimica di Avellino e permettere loro di accedere alla pensione di inabilità al 100%. Ma stimiamo una platea potenziale complessiva in tutta Italia di circa 600 lavoratori, esposti all’amianto negli anni 80». Lo stabilimento di Borgo Ferrovia, fabbrica di scoibentazione di vagoni-treno, ha visto morire finora 27 lavoratori. Il processo è ancora in corso: 27 gli imputati accusati di omicidio colposo, disastro ambientale e omissione in atti d’ufficio, 200 le parti civili. «Una questione di giustizia», commenta il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, anche lui avellinese: «Con l’emendamento si scrive una nuova pagina per i lavoratori esposti in passato all’amianto».

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LA NORMA ISO PER LE POSTURE STATICHE SUL LAVORO

Da insic.it

In vigore dal 6 giugno la UNI ISO 11226:2019 che, in materia di Ergonomia riguarda la valutazione delle posture statiche di lavoro: adotta lo standard ISO 11226:2000 (Ergonomics — Evaluation of static working postures)
Spiega UNI che la norma stabilisce raccomandazioni di tipo ergonomico per attività lavorative di diverso genere e fornisce indicazioni a coloro che si occupano della progettazione, o della riprogettazione, del lavoro, dei lavori e dei prodotti basate sui concetti di base dell’ergonomia in generale, e, in particolare, alle posture assunte per motivi di lavoro.

La UNI ISO 11226:2019 specifica i limiti raccomandati per le posture statiche di lavoro senza alcuno sforzo o con il minimo sforzo esterno, tenendo conto degli angoli assunti dalle varie articolazioni del corpo sia della durata del tempo. La norma è stata elaborata per fornire una guida sulla valutazione delle variabili delle diverse attività lavorative, che consentisse di valutare il rischio per la salute della popolazione attiva adulta.


Le raccomandazioni forniscono una protezione ragionevole per la maggior parte dei soggetti adulti sani. Quelle relative ai rischi e alla protezione della salute sono principalmente basate su studi sperimentali riguardanti il carico muscoloscheletrico, il disagio/dolore e la resistenza/fatica legati alle posture di lavoro statico.

Riferimenti normativi:
Norma numero : UNI ISO 11226:2019
Data entrata in vigore : 06 giugno 2019

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NUOVI MANUALI INAIL: TRANSPALLET, MANUTENZIONE, TUBATURE IDRICHE

  L inail ha recentemente pubblicato ed aggiornato questi interessanti manuali e documenti , un prezioso strumento per chi si occupa di sicurezza

  1. I transpallet manuali: approfondisce le principali misure di prevenzione atte ad impedire il verificarsi di infortuni e/o incidenti che vedano il coinvolgimento di transpallet manuali;
  2. La manutenzione per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza nella manutenzione: che tratta il tema dei problemi specifici che si pongono dove le operazioni di manutenzione sono esternalizzate con affidamento in appalto. In tal caso si aggiungono i rischi da interferenza dovuti alla compresenza di lavoratori di più imprese. Il lavoro manutentivo sottopone i lavoratori che lo fanno a rischi superiori a quelli cui sono sottoposti gli altri. La pubblicazione è utile per i lavoratori della manutenzione nonché per i loro datori di lavoro e committenti;
  3. Rimozione in sicurezza delle tubazioni idriche interrate in cemento amianto: le istruzioni operative sono state elaborate al fine di indicare una procedura di intervento in sicurezza, omogenea a scala nazionale, ai fini della tutela dei lavoratori del settore e degli ambienti di vita;
  4. Infor.MO, Approfondimento delle dinamiche, dei fattori di rischio e delle cause – Schede: obiettivo delle schede informative pubblicate è quello di analizzare le principali modalità di accadimento degli infortuni mortaliriportando, per la tematica analizzata, le principali caratteristiche descrittive, l’analisi puntuale delle dinamiche infortunistiche e, a partire dai fattori di rischio evidenziati, alcune delle possibili misure preventive da adottare per ridurre il rischio di infortuni.

(altro…)

LICENZIAMENTO PER GIUSTA CAUSA SE IL LAVORATORE NON PARTECIPA ALLA FORMAZIONE

Una sentenza della cassazione fa riflettere sulla centralità della formazione sulla sicurezza.

La Corte di Cassazione, con la sentenza 7 gennaio 2019, n. 138, ha stabilito che chi non partecipa alla formazione per la sicurezza è licenziabile.
Il ricorso di un lavoratore, messo alla porta per non aver partecipato a un corso aziendale (obbligatorio) in materia di prevenzione, è stato respinto. Per questo motivo, la lettera di licenziamento è stata ritenuta legittima.

Si tratta di una sentenza che sottolinea due concetti chiave.
Il primo: la tutela della propria incolumità è un dovere, così come è stato sancito dal testo unico della sicurezza (D.Lgs. 81/2008). Il secondo: non aderire alla formazione in materia sicurezza fa venir meno il rapporto di fiducia fra datore di lavoro e lavoratore. Se vengono meno questi due presupposti può scattare il licenziamento per giusta causa. Cosa che è puntualmente avvenuta. E la suprema Corte ha messo il timbro dopo tutti i gradi di giudizio.


L’orientamento seguito dai giudici di legittimità si pone in sintonia con il D.Lgs. n. 81/2008, con il quale, per altro, è stato definitivamente consacrato l’abbandono del cosiddetto modello “iperprotettivo” del lavoratore.
L’art. 20, comma 2, lett. a), del D.Lgs. n. 81/2008, stabilisce l’obbligo da parte del lavoratore di «osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale»; queste disposizioni sono espressione tipica del potere direttivo-organizzativo del datore di lavoro, funzionali all’assolvimento dell’obbligazione di sicurezza (art. 2087 del codice civile).
L’inosservanza, quindi, della disposizione aziendale di partecipare a un corso di formazione in materia di sicurezza costituisce, secondo l’art. 2119 del codice civile, una causa che non consente la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro.

Tratto da sef

CLICK DAY INAIL IL 14/06/2019

Da la stampa

L’Inail comunica che il 14 giugno 2019, dalle ore 15:00 alle ore 15:20, si svolge il click-day valido per l’accesso ai finanziamenti Isi di cui al Bando 2018. Le imprese, che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato definitivamente la propria domanda, possono accedere alla procedura informatica ed effettuare il download del codice identificativo necessario per procedere con l’inoltro online della domanda. Sono, inoltre, disponibili le regole tecniche con le indicazioni sulle modalità operative di partecipazione al click day 2019.

Ricordiamo che Inail mette a disposizione Euro 369.726.206,00 suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari. Con questo ricco bando l’Inail persegue l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori e di incentivare le microimprese e le piccole imprese, anche nel settore dell’agricoltura, allo stesso obiettivo di un miglioramento di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

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FESTIVAL DEL LAVORO A MILANO 20/22GIUGNO 2019

Daipsoa.it
Torna a Milano, dal 20 al 22 giugno presso il centro congressi Mi.Co., il Festival del Lavoro 2019.
La manifestazione, organizzata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine e dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, vedrà la partecipazione di politici, istituzioni, professionisti, imprese, responsabili delle risorse umane, lavoratori, giovani e cittadini.
Nella decima edizione, dal titolo “Lavoro, innovazione e crescita”, il dibattito verterà sul futuro dell’occupazione in Italia e sulle opportunità offerte dal lavoro 4.0 e dalle nuove tecnologie quale strumento di crescita, di efficienza e di incremento della produttività: un obiettivo che può essere raggiunto attraverso la formazione e lo sviluppo di nuove competenze.

I temi chiave

Sono quattro i temi principali in discussione. Il primo verte sul lavoro nell’era della rivoluzione digitale, il secondo, invece, attraverso il confronto tra esperti di risorse umane e direttori del personale vuole porre nuovamente al centro il lavoro e la persona alla luce delle ultime novità normative.
Nel terzo verrà effettuata un’analisi delle opportunità professionali dei Consulenti del Lavoro, mentre il quarto sarà dedicato all’orientamento degli studenti e dei giovani laureati, che al Festival potranno scoprire le proprie competenze, capacità e attitudini personali e confrontarsi con un orientatore sulla ricerca di un lavoro.

Confronto con le istituzioni

Personalità del mondo della politica, dell’economia, delle professioni e della società civile, nonché accademici, esperti di diritto del lavoro, ispettori del lavoro, responsabili delle risorse umane si confronteranno nell’Aula del diritto sulle più recenti novità normative e di prassi:
– smart working;
– decreto Dignità e contratti a termine;
– blockchain e smart contract;
– DURC;
– sostegno al lavoro etico e regolare.

Professionisti

Grande spazio al mondo dei professionisti al MiCo. Le tematiche e le novità riguardanti l’attività degli studi professionali saranno trattate in tre specifiche aree: “Laboratorio delle Idee”, “Laboratorio Professione 2030” e “Aula delle Opportunità”.
Nel “Laboratorio Lavoro” Consulenti del Lavoro ed esperti della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro si confronteranno per chiarire alcuni dubbi normativi e risolvere casi concreti.

Come partecipare

Per partecipare alla decima edizione basta iscriversi, gratuitamente, sul sito www.festivaldellavoro.it.

A MONZA CONGRESSO DI STORIA DELLA MEDICINA DEL LAVORO

Da “il cittadino mb”

Monza è la sede del 52esimo congresso nazionale della Società italiana di Storia della medicina.

Monza è la sede del 52esimo congresso nazionale della Società italiana di Storia della medicina. Il capoluogo brianzolo è stato scelto per l’unicità economica e demografica rappresentata dalla Brianza anche sul versante dell’offerta ospedaliera e assistenziale. Organizzano l’Università di Milano-Bicocca e Sism, Società Italiana Storia Medicina, con Synlab Cam.

Negli ultimi anni si è sviluppata l’ipotesi che la Brianza possa costituire anche un osservatorio privilegiato attraverso il quale comprendere l’evoluzione delle condizioni di salute a livello nazionale.

Tre i giorni di congresso da mercoledì 12 giugno con un seminario inaugurale all’interno del Salone d’onore della Villa Reale di Monza. Al centro del convegno il rapporto tra salute, ambiente e lavoro (quindi gli studi di Storia della Medicina del Lavoro e Storia dell’Igiene e della Sanità Pubblica).

Il salone della Villa reale ospiterà anche la lettura magistrale “Angelo Gironi Memorial Lecture”, istituite in memoria del fondatore del Cam Angelo Gironi e tenute da rappresentanti del mondo scientifico-accademico. “Senectus ipsa est morbus.

Evoluzione storica delle conoscenze su alcune fragilità dell’anziano”: questo il titolo dell’incontro del 12 giugno tenuto da Elio Cunsolo, dirigente medico del Policlinico di Modena. A rappresentare Monza ci saranno Maurizio Biraghi, specialista in Oncologia e Marco D’Orso, specialista in Dermatologia, medico competente in Medicina del Lavoro e entrambi membri del Comitato Scientifico del Congresso; il dottor D’Orso, nell’ultima giornata del convegno, terrà l’intervento “Sinergie tra pubblico e privato nell’evoluzione della Medicina in Brianza”.

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