da Avvenire.it articolo di Maurizio Carucci mercoledì 5 ottobre 2022
Tante le aziende a caccia di talenti Secondo una ricerca internazionale ripresa dal World Economic Forum, tre aziende su quattro non riescono a trovare i profili ricercati: una percentuale in netta crescita negli ultimi anni se teniamo conto che si tratta del +120% rispetto a un decennio fa quando, nel 2012, le aziende faticavano a trovare “solo” il 34% dei lavoratori e +8,7% sul 2021. Un fenomeno che coinvolge anche l’Italia, dove la percentuale complessiva è di poco inferiore alla media globale ed è una minaccia che può mettere un freno alla crescita economica, visto che secondo il recente rapporto Upwork’s Future Workforce, il 70% delle organizzazioni ha previsto un aumento del personale entro i prossimi sei mesi a patto che si riescano a trovare i profili specializzati. In questo senso, gli ambiti di lavoro dove è più difficile scovare i talenti sono Information Technology, sales & marketing, manufatturiero e front office. Il Talent Shortage non è l’unica sfida che stanno affrontando i dipartimenti delle risorse umane: si parla anche di skill shortage quando a un candidato vengono a mancare le competenze tecniche e personali adatte a ricoprire una nuova posizione lavorativa. La ricerca The skillful corporation redatta dalla società di consulenza internazionale McKinsey ha messo in evidenza come allo stato attuale il 43% delle aziende afferma di avere carenze di competenze all’interno della propria forza lavoro; percentuale che sale all’87% se dilatiamo l’arco temporale fino ai prossimi cinque anni. Non sorprende che per il 53% delle organizzazioni l’azione più utile da intraprendere per colmare queste lacune sia quella di aggiornare i propri dipendenti, seguito dall’assunzione di nuove risorse (20%) e dalla ridistribuzione della forza lavoro con nuovi incarichi e posizioni (sempre al 20%). Vediamo quindi secondo gli esperti di ricerca e selezione del personale di Zeta Service quali sono attualmente le cinque competenze più ricercate:
- Smart Teamworker – Con l’avvento dei nuovi modelli di lavoro ibridi è importante che il team riesca a mantenere una collaborazione attiva sui progetti avviati nonostante i dipendenti non si trovino fisicamente in ufficio. La capacità e il desiderio di collaborare per portare a termine un progetto anche da remoto sarà una soft skills che farà la differenza nel mondo del lavoro dei prossimi anni.
- Time Management – Definizione delle priorità, planning, organizzazione interna: tutte queste azioni hanno in comune una corretta gestione del tempo. In molti ambienti di lavoro si passa da un’urgenza all’altra perdendo di vista il quadro generale: riuscire a definire in anticipo gli obiettivi focalizzando il lavoro verso attività definite e in grado di portare risultati aiuterà la risorsa ad ottimizzare il lavoro.
- Adaptability – Il sapersi adattare a contesti lavorativi mutevoli è una soft skills sempre più apprezzata dai selezionatori soprattutto nello scenario attuale. Essere aperti alle novità, a nuovi incarichi ed essere disponibili a collaborare con persone con punti di vista anche diversi dal proprio è una capacità molto ricercata nelle aziende.
- Critical Thinking – Riuscire ad analizzare in modo oggettivo esperienze e informazioni è sempre stata una soft skills di rilievo: riuscire a trasmettere tutte le criticità attuali in modo chiaro, accurato e preciso è di sicuro un valore aggiunto. Se a questo si aggiunge anche la capacità di trovare una soluzione alle criticità che si stanno incontrando, la risorsa sarà in grado di offrire un importante valore aggiunto al team.
- Knowledge Management –L’abilità nell’acquisire, organizzare e riadattare dati e informazioni provenienti da fonti diversi è sempre più rilevante per le aziende. I lavoratori che hanno queste soft skills sanno analizzare le problematiche per poter ricercare le informazioni necessarie a risolvere le necessità, organizzarle e condividerle in base alle priorità.
Le buone pratiche: dalle Junior Enterprise a Samsung, dalla Lean Factory School a WeDo e OverIT
La storia delle Junior Enterprise italiane parte dal 1992, quando è nata la Confederazione che fa capo a tutte le Junior Enterprise dei singoli Atenei in Italia. Una storia che conta oltre 1.300 ragazzi che, divisi in 35 università italiane, ogni giorno lavorano per supportare le imprese con le loro attività e apprendere, allo stesso tempo, le basi che li porteranno a creare una carriera che possa avere un impatto sulle future generazioni. Un lavoro che ha visto la fiducia di aziende come PwC Italia, Sponsor del trentennale, Banca Mediolanum, Casavo, Amplifon, Nexid, GoStudent, Startup Geeks e auxiell che hanno visto il potenziale della Confederazione e hanno creato partnership strategiche al fine di supportare gli studenti nella loro crescita professionale. Gli studenti sviluppano così competenze fondamentali per il mondo del lavoro e infatti i numeri sul tasso di occupazione sono molto positivi: il 99% dei membri trova lavoro entro sei mesi dal conseguimento della laurea, con una media di 27 giorni contro 306 giorni della media italiana.Al via in sei Atenei la nuova edizione di Innovation Campus, programma di alta formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di offrire agli studenti competenze digitali avanzate, necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione, facendo leva su intelligenza artificiale, big data, cybersecurity e Internet of things. Il progetto nato nel 2020 ha coinvolto finora studenti su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di accompagnare i giovani in un percorso formativo sull’innovazione, per trasformare il futuro in presente e aprire nuovi scenari professionali in ambito digitale. La nuova edizione, al via nelle prossime settimane, vede coinvolti sei atenei distribuiti in tutto il Paese, sei eccellenze italiane nella formazione in ambito Stem: Università degli Studi di Bari, Cagliari, Genova, l’Università del Salento, Pavia e Pisa. L’iniziativa consiste in un vero e proprio corso di alta formazione, focalizzato sui temi del digitale, che andrà a integrarsi ai percorsi universitari già avviati e per cui potranno essere riconosciuti crediti formativi: oltre alla partecipazione a lezioni teoriche tradizionali, i ragazzi saranno chiamati anche a sviluppare un progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta e avvicinarsi così al mondo del lavoro. Il project work dovrà essere un’idea strutturata in grado di promuovere una crescita sostenibile e una società più inclusiva attraverso l’innovazione digitale, con un focus in primis sull’Intelligenza artificiale. Il corso è rivolto ai migliori studenti dei diversi Atenei, provenienti dai corsi di laurea in materie tecnico-scientifiche, selezionati attraverso un test di ammissione scritto e un colloquio motivazionale. Samsung, in collaborazione con i diversi Atenei, metterà a disposizione l’esperienza e le competenze dei propri ingegneri che affiancheranno i docenti universitari per aiutare gli studenti ad acquisire competenze digitali avanzate su temi come Intelligenza Artificiale e Internet of Things applicate al mercato dei prodotti Consumer Electronics, Machine Learning e Cybersecurity, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skill, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future. Una commissione composta dai docenti dell’Ateneo e dagli esperti Samsung premierà poi con una borsa di studio del valore di circa 1.800 euro gli studenti che avranno raggiunto il punteggio più alto, risultato dalla somma del test finale e dalla valutazione del project work. Per ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione accedi a questo link. Sempre Samsung Electronics Italia ha annunciato La voce della tua generazione, un nuovo progetto di formazione e inclusione sociale e digitale che vedrà coinvolti dieci giovani dai 15 ai 18 anni nello sviluppo e realizzazione di un podcast che, attraverso la condivisione di storie ed esperienze, dia voce alla GenZ. Fino al 2 ottobre, Samsung è alla ricerca dei dieci ragazzi che, dopo una serie di training e formazione ad-hoc, svilupperanno e realizzeranno gli episodi del podcast. Tutti i dettagli per partecipare sono online sul sito di Samsung a questo link: https://www.samsung.com/it/campaign/solve-for-tomorrow/.
Oltre 800 aziende, 3.500 partecipanti per più di 16mila ore di formazione erogate (2mila giornate formative). Sono i numeri dei primi dieci anni di attività della Lean Factory School fondata nel 2012 con il patrocinio di Confindustria Emilia Area Centro da Bonfiglioli Consulting, società italiana di consulenza con quasi 50 anni di storia al servizio dello sviluppo e dell’internazionalizzazione delle aziende italiane. Con la Lean Factory School, Bonfiglioli Consulting ha creato uno spazio in cui manager, imprenditori, responsabili di servizio e di processo possono mettersi in gioco, sperimentare sul campo e imparare facendo. È qui che la conoscenza diventa competenza. A Crespellano, a pochi chilometri da Bologna, la Lean Factory School® è una scuola di formazione innovativa, un luogo in cui trasformare la teoria in azioni concrete, all’interno di un ambiente che riproduce fedelmente un’azienda in miniatura. Promuovendo la cultura d’impresa e la formazione continua, rappresenta un vero e proprio polo d’innovazione in cui testare sul campo le tecnologie di Industria 4.0, toccare con mano la Digital Transformation e sviluppare nuove applicazioni a sostegno dei processi aziendali. La fabbrica in miniatura riproduce la realtà aziendale, con linee produttive, area uffici e soluzioni di digitalizzazione, che permettono di testare insieme i vantaggi del Lean Thinking e del Lean World Class® e toccare con mano il miglioramento, insieme alle opportunità di Industry 4.0, con risultati visibili e misurabili. L’approccio è fortemente pragmatico: anche i percorsi di formazione destinati a profili executive prevedono una forte componente pratica (la teoria assorbe meno del 20% del tempo e viene consolidata dalla pratica). Grazie allo scambio continuo con prestigiosi centri universitari ed istituti di ricerca, la scuola è in grado di fornire un confronto costante con le best practice nazionali ed internazionali. Ed “entra anche in azienda”, con sessioni itineranti presso le sedi delle aziende o a distanza su piattaforma digitale, con percorsi ad hoc per affrontare e risolvere problematiche specifiche e implementare soluzioni in grado di valorizzare le eccellenze e potenziare la competitività, con metodo e coinvolgimento. Per maggiori informazioni: https://www.leanfactoryschool.it/.WeDo, la holding veneta nata nel 2019 che controlla otto aziende attive nei settori della casa, dell’ufficio e dell’healthcare, sta accelerando nel percorso di crescita, rafforzandosi anche grazie a un’intensa azione di riorganizzazione e potenziamento dei servizi e delle professionalità interne. Per governare al meglio la crescita del gruppo e l’ampliamento e la specializzazione del business e ritenendo la valorizzazione del capitale umano un vantaggio competitivo imprescindibile nella propria strategia di sviluppo, WeDo si è dotata del programma di formazione We.Share, ideato per integrare al meglio i processi tra le diverse aziende anche di settori diversi e ridefinire strategicamente gli organigrammi, i ruoli e le funzioni interne. Il progetto di formazione pluriennale, coordinato internamente da Silvia Quaglia e Giuseppe Bincoletto, rispettivamente referente per le Risorse Umane e Chief Marketing Officer del Gruppo WeDo, è finalizzato ad accrescere le conoscenze e le metodologie di gestione delle dinamiche interne e di quelle del mercato di riferimento, in un costante upgrade teso a favorire l’accelerazione del processo di managerializzazione delle aziende controllate. L’investimento pianificato ammonta a 500mila euro nell’arco del biennio 2022-2023, per la realizzazione di una vera e propria Academy trasversale per la formazione delle diverse figure aziendali (top manager, middle management e professionals) finalizzata all’allargamento delle loro competenze, al perfezionamento nella gestione dei processi aziendali, all’accrescimento professionale, al miglioramento della comunicazione interpersonale e alla più proficua gestione dei team di lavoro. A ideare, coordinare e realizzare ciascuno per le proprie competenze, target e finalità i piani formativi per un totale (solo nel 2022) di 600 ore di formazione, saranno due partner istituzionali d’eccellenza come la School of Management SDA Bocconi e il Cuoa, la business school vicentina attiva a Nord Est, entrambe autrici di due percorsi e processi didattici taylor made per i 260 manager e collaboratori partecipanti, su un totale di 524 addetti del gruppo. Considerati i grandi numeri e fattori di crescita della holding padovana, l’opportunità di sviluppo professionale è stata progettata da WeDo in vista del nuovo piano di assunzioni biennale 2023/2024, dove verranno ricercate sul mercato un totale di 100 nuovi collaboratori, in diversi ruoli e mansioni.OverIT, multinazionale con oltre 20 anni di esperienza nel software per il Field Service Management, intensifica gli investimenti volti a offrire le migliori condizioni di lavoro possibili alle proprie risorse e diventare un polo attrattivo per talenti da tutto il mondo. Tra i numerosi interventi attuati e in controtendenza rispetto alla maggior parte delle aziende italiane, OverIT scommette sul luogo di lavoro flessibile, una strategia estremamente moderna e in linea con i trend delle nuove generazioni. Di grande rilievo è la sigla di un accordo che offre a tutto il personale – attualmente 600 persone, ma con un piano già avviato di assunzioni di ulteriori 100 figure – l’opportunità di lavorare da casa o da qualunque luogo all’interno dei confini nazionali. Inoltre, sono da sottolineare la possibilità di fruire di un’offerta formativa on demand, attraverso le migliori piattaforme di learning sul mercato, focalizzata anche sullo sviluppo del middle-management e la gestione dei Team in questo contesto hybrid.A Battipaglia (Salerno) nasce l’Opificio delle abilitàDall’intuizione diAntonio Cerra, già amministratore di Edafos, ente datoriale per la formazione e la sicurezza, nasce a Battipaglia (Salerno) l’Opificio delle abilità – scuola di arti grafiche, edili e metalmeccaniche – per rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro e della Fabbrica 4.0. Una realtà che risponde anche alle esigenze dei giovani e meno giovani interessati a un percorso di formazione che ha come focus la nascita di “artigiani professionisti 4.0”. Un percorso lungo e non semplice, risultato di un attento lavoro di network territoriale, di legami maturati negli anni con le aziende specializzate nei settori produttivi, con le Agenzie del lavoro ed enti di formazione, per permettere ai nuovi artigiani di inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro. La scuola di formazione verte sui campi della metalmeccanica (programmazione Plc nelle operazioni di tornitura e fresatura mediante l’utilizzo di macchine a controllo numerico Cnc, taglio laser Cnc, taglio mediante macchine al plasma, saldatura multi processo controllate a microprocessore, oltre ai processi di saldatura a basso apporto termico e saldature specifiche per alluminio e saldo-brasatura), dell’edilizia (posatore di cappotti termici, serramenti e piastrelle, impermeabilizzatore, pittore edile eccetera) e della grafica nelle sue svariate sfaccettature e declinazioni, per meglio adattarsi alle richieste di mercato.
Etjca, a ottobre opportunità per oltre 1.800 figure professionaliL’Agenzia per il lavoroEtjcapropone nel mese di ottobre oltre 1.800 posizioni lavorative su tutto il territorio nazionale. In Lombardia posizioni come addetti alla mensa scolastica, periti meccanici ed elettrici per controllo qualità al ricevimento e un construction project manager impianti elettrici. In Piemonte si ricercano addetti alla preparazione e farcitura croissant, un elettricista industriale e un impiegato/a back office per la divisione cosmetica.In Veneto si seleziona un addetto alla gestione ordini, un collaudatore di schede elettroniche. In Liguria è richiesto un magazziniere notturno per il settore ittico, e un senior buyer ufficio acquisti per una prestigiosa azienda operante nel settore abbigliamento sportswear. In Emilia-Romagna sono richiesti operai addetti alla finitura per il settore metalmeccanico, inoltre si selezionano un carpentiere metallico, un oss e un operaio addetto al confezionamento. In Umbria si selezionano elettricisti e idraulici, un fresatore e un manutentore elettromeccanico. Nel Lazio ci sono opportunità come addetti all’assemblaggio e al magazzino, inoltre si segnala una ricerca per un apprendista calzolaio, la risorsa supporterà il personale senior e sarà formato sulla mansione.In Abruzzo sono attive diverse ricerche per addetti alle vendite, inoltre si segnala una posizione come autista per scuolabus. In Toscana si ricercano addetti alla logistica, controllo accessi, tecnici e facchini per il festival internazionale Lucca Comics & Games in programma dal 28 ottobre al 1 novembre. Inoltre si segnalano ricerche come operaio elettromeccanico, impiegato amministrativo settore pubblico e un addetto allo spruzzo e alla gemata con precedente esperienza nel settore conciario. In Sardegna si ricercano un impiegato amministrativo contabile, un ingegnere ufficio tecnico e un impiegato amministrativo contabile; in Sicilia si segnalano posizioni aperte per un addetto ufficio acquisti nel settore delle costruzioni, un contabile senior e un addetto all’ufficio gare. In Puglia si ricercano un consulente commerciale assicurativo e creditizio, un pasticcere e un coordinatore vendite. In Calabria vengono assunti un programmatore Pl/Sql, un operatore service desk in lingua francese e addetti al customer care telefonico. I potenziali candidati possono consultare il database di offerte di lavorooppure inviare la candidatura spontanea attraverso il sito.www.etjca.it.
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